Calcio a5 serie A2: a Genzano è di scena la capolista Canottieri Lazio Futsal

PARTITA DURA. Domenica 13 novembre, alle 18.30, il PalaCesaroni ospiterà una delle gare più attese dell’intera stagione, quella tra la Cogianco Genzano (padrona di casa) e la Canottierilazio Futsal; in comune queste due squadre hanno l’ambizione al salto di categoria e il primo posto in classifica nel Girone B della Serie A2, maturato grazie a un cammino perfetto per entrambe, sei vittorie in altrettante partite giocate: “Sarà una partita dura – dice Sergio Romano, capitano della CLF – ma sono sicuro che sarà anche una partita bella da giocare per noi e bella da guardare per tutti gli spettatori”. Non solo quelli che andranno a Genzano, ma anche quelli che si sintonizzeranno su Rai Sport 1, che trasmetterà la partita in diretta.

LA STRADA GIUSTA. La ricetta per far bene contro la Cogianco è fatta di ingredienti semplici: “Non dobbiamo fare niente di diverso da quanto abbiamo fatto finora – dice Romano – sia in settimana nel corso degli allenamenti sia il sabato, in campionato. Noi siamo consapevoli delle nostre qualità e se riusciremo a esprimerle faremo bene senz’altro, anche se il risultato, in questo sport, dipende da molte cose”.

ARIA POSITIVA. Analizzando gli avversari di domenica è difficile trovare un atleta che preoccupi più di altri: “Non ci sono giocatori che ci preoccupano in maniera particolare, perché loro hanno un roster eccellente e sono una squadra veramente forte”. Qualche nome, però, Sergio lo fa: “Dovremo cercare di far giocare il meno possibile Grana, che è di un’altra categoria. Ma Genzano ha uomini pericolosissimi anche in fase realizzativa, come Crema e Teixeira, che stanno facendo benissimo”. Di certo però, la CLF non teme il confronto: “Domenica sera vedremo, ma arrivare a giocare questa partita a pari punti era importante. Nella squadra si respira un’aria positiva e c’è consapevolezza dei nostri mezzi, ma anche l’umiltà indispensabile per fare bene”.

 

OBIETTIVO PROMOZIONE. L’obiettivo della squadra e della società, del resto è chiaro: “E’ assurdo cominciare un campionato con una squadra come la nostra senza avere l’ambizione, legittima, di volerlo vincere”, dice Romano. In estate il gruppo (“già buono, l’anno scorso”) è cambiato molto “e sapevamo che la società aveva allestito una squadra fantastica, ma scendere in campo è diverso eppure abbiamo dimostrato di avere subito grande intesa”. Per salire in Serie A, però, la strada è lunga: “Noi vogliamo la promozione, ma ci sono anche gli altri. Ora la Cogianco sembra la nostra principale rivale, ma sono tante le squadre attrezzate per questo obiettivo. Noi, però, sappiamo che la strada intrapresa finora è quella buona”.

LA MAGLIA AZZURRA. Il merito del buon andamento della stagione della CLF è da ricercarsi anche in uno spogliatoio unito e composto da amici, prima che da campioni, tra i quali c’è il compagno di nazionale Michele Miarelli: “Michele è in una forma straordinaria – dice Sergio – e poi è un portiere di un’altra categoria; in carriera ne ho visti pochi forti come lui”. In questi giorni Miarelli è in Friuli per un raduno della Nazionale; con lui anche i giovani Giuseppe Mentasti e Carlo Vittorio Sordini: “Sono stato felicissimo per la loro convocazione. E’ una tappa che li farà crescere tanto, anche se già oggi sono dei giocatori davvero molto bravi”. E c’è da crederci, detto da uno per cui la maglia della Nazionale “è tutto. Ogni volta che gioco per l’Italia, sia anche solo per un raduno o un’amichevole, per me è il massimo e io do sempre il massimo”. E per rimanere in azzurro “è fondamentale far bene con il proprio club e io nella Canottierilazio mi sento a casa, sto a meraviglia”. Un club che quest’anno ha visto molti volti nuovi arrivare a Lungotevere Flaminio; tra questi, quello che ha impressionato di più il capitano è “Oscar Velazquez, perché lo conoscevo poco, mentre contro gli altri avevo giocato più e più volte”. Del folletto paraguaiano, Sergio ammira “la facilità e la velocità con cui salta l’uomo, sia in partita sia in allenamento; soprattutto in allenamento, lo confesso, è fastidioso averlo contro: dal vivo sembra una Formula Uno” conclude sorridendo Sergio. Perché le grandi partite si affrontano anche con il sorriso sulle labbra.