Nel torneo maschile (32 ammessi ai match play) Ferraris, che ha compito 19 anni lo scorso 12 marzo, ha festeggiato nel modo migliore il compleanno conquistando il suo primo titolo e lo ha fatto superando in modo netto Laporta, azzurro di grande esperienza e più volte impegnato in gare con i professionisti.
“Sono andato subito in vantaggio – ha detto il neo tricolore – e poi l’ho gestito con tranquillità. E’ stata comunque una di quelle giornate in cui tutto va per il meglio e pertanto ogni cosa è un po’ più agevole. Il match più difficoltoso? Sicuramente quello con Paratore”. Ferraris è nato a Buttigliera (TO) e ha praticato sci agonistico fino al 2008 vincendo alcune gare. Nel 2006 ha iniziato a giocare a golf presso il GC Le Fronde e dal 2011 è tesserato per il Royal Park I Roveri.
Per arrivare alla finale Ferraris, che è stata la vera rivelazione del tricolore, dopo aver eliminato nel primo turno Guglielmo Bravetti (1 up), ha avuto ragione degli azzurri Jacopo Vecchi Fossa (2 up), Andrea Bolognesi (2/1) e Renato Paratore (1 up), gli ultimi due tra i più accreditati candidati al titolo.
Laporta ha messo fuori gioco nell’ordine Gianluca Bolla (5/4), Luca Saccarello (1 up), Filippo Bergamaschi (20ª) e Luigi Botta (5/4). Da rilevare le buone prove dei semifinalisti Paratore e Botta e di Edoardo Raffaele Lipparelli, Bolognesi, Bergamaschi e Andrea Saracino che sono arrivati fino ai quarti.
La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta da Paratore con 145 colpi (+1) davanti a Bergamaschi (147, +3), a Filippo Campigli (150, +6) e allo stesso Ferraris (151, +7).
La Avanzo, che compirà 19 anni a settembre e che ha fatto più volte parte delle squadre azzurre, è giunta quarta (164) nella qualificazione medal vinta da Alessandra Braida (Royal Park I Roveri) con 152 colpi e un largo margine su Eugenia Ferrero (157) e su Maria Vittoria Cantarini (164). Per arrivare all’atto conclusivo ha eliminato nei match play, a cui sono state ammesse le prime 16 classificate in qualifica, Annapaola Tiscornia (2/1), Camilla Acquarone (5/4) e Alessandra Braida alla 19ª. Ottima comunque la prova di quest’ultima che ha dato vita nei quarti al match più lungo del torneo contro un’altra protagonista, Laura Lonardi, durato 22 buche. La Farina, sesta in qualifica (165), è stata comunque una delle note liete dei campionati e si è battuta con grande determinazione. Negli scontri diretti ha avuto la meglio su Barbara Borin (3/1), su Maria Vittoria Cantarini (2/1) e su Eugenia Ferrero (20ª) in semifinale, che insieme alla Braida riscuoteva alla vigilia il maggior credito nella corsa al titolo.
Mario Cappelli