L’etica sportiva al centro degli Stati Generali del Ciclismo Amatoriale

In concomitanza con l’avvio della stagione amatoriale, la Federazione Ciclistica Italiana ha convocato a Roma gli Stati Generali dell’attività per discutere della nuova normativa etica.
Alla presenza del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, del Presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, del Segretario Generale, Maria Cristina Gabriotti, del Responsabile Settore Amatoriale della FCI, Gianluca Santilli, del Procuratore federale FCI, avv. Giovanni Grauso, del Presidente della Commissione Tutela della salute FCI, dott. Luigi Simonetto, del Presidente dei Giudici di gara, Antonio Michele Pagliara e del Dirigente Responsabile dell’Antidoping del CONI, Dott. Michele Signorini. i rappresentanti del Settore Amatoriale Nazionale FCI, della Consulta Nazionale del Ciclismo, l’Assofondo, gli organizzatori, le società di cronometraggio e gli addetti ai lavori del ciclismo, l’obiettivo è stato quello di entrare più nello specifico nelle nuove normative, approfondire le principali linee guida che il settore amatoriale vuole intraprendere per ridare credibilità al settore e portare avanti il concetto di etica nel ciclismo come ha più volte sottolineato il Responsabile FCI del settore amatoriale, Gianluca Santilli: “Il 2014 è l’anno zero. Con tutte le componenti del mondo amatoriale, era necessario un confronto non solo per responsabilizzare ma perseguire finalmente l’obiettivo dell’etica e del risanamento di un settore che effettivamente aveva tanti problemi”.
Un incontro che ha chiarito bene il discorso della collaborazione tra tesserati e la Federazione Ciclistica Italiana e che ha avuto come riferimento la normativa rivoluzionaria già anticipata negli ultimi anni dal consorzio Five Stars League, ovvero il progetto promosso dalla Federazione Ciclistica Italiana e da Petit Vélo A.S.D, sostenuto dal CONI e dal Ministero della Salute che unisce, in modo sinergico, il ciclismo amatoriale alla tutela della Salute e dell’Ambiente a cui hanno aderito le “top” granfondo d’Italia: Maratona Les Dolomites, Nove Colli, Pinarello, Sportful e Felice Gimondi. Tutti i soggetti che hanno avuto a che fare con il doping non possono prendere la tessera da cicloamatori; chi intende tesserarsi come amatore deve sottoscrivere l’autocertificazione etica (se mendace rischia sanzioni penali). Tutti gli atleti che hanno svolto il ciclismo professionista, con gradualità temporale, sono considerati cicloturisti prima di passare tra i cicloamatori per evitare un’eccessiva esasperazione.
“La Federazione Ciclistica in questi ultimi anni ha affrontato un percorso di grandi cambiamenti – ha dichiarato il presidente FCI Renato Di Rocco -Con l’introduzione di questa normativa intendiamo riscoprire i valori positivi legati allo sport e se avrà successo, sarà condivisa da tutte le componenti che operano nel settore e che ho il piacere di salutare oggiAggiungi un appuntamento per oggi presenti a questo incontro.”
Al tavolo dei relatori anche il neo commissario tecnico azzurro Davide Cassani che ha sottolineato come il mondo amatoriale rappresenti la linfa del ciclismo, per passione e voglia di partecipare. Una linfa che deve alimentare le altre componenti, a cominciare dal mondo giovanile.
Il Procuratore Federale Giovanni Grauso si è pronunciato sul tema della denuncia circostanziata con il fine di mettere nelle condizioni la Procura stessa di operare velocemente per l’accertamento degli accadimenti oggetto di indagine.

Luca Alò
03/04/2014