Calcio a 5> Coppa Italia: Lazio-Montesilvano, quaranta minuti di fuoco

“Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno oggi, credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce”. Al Pacino, l’avrebbe detta così. Ma questa non è “Ogni maledetta domenica” e non è un film. Perché l’ennesimo Lazio-Montesilvano è molto più di tutto questo. Certo, ora è stato romanzato, ma il succo non cambia. Ana Catarina, Luciléia, Cely Gayardo, Pamela Presto, Marcella Violi, Valentina Siclari, Carla Vanessa, Ceci, Sara Giustiniani, Martina Cacciola, Benedetta De Angelis, Pamela Guercio, Antonella Corio, Marta Schirò. Saranno loro le protagoniste biancocelesti questa sera del quarto di finale di coppa Italia contro il Montesilvano. E non importa la sconfitta subìta domenica. Ora non più. Ora ci sono davanti altri quaranta minuti di fuoco e sudore, dove non basterà il fisico. Concentrazione, carattere, fame di vincere. Questo, piuttosto. E chi sbaglierà di meno porterà a casa una qualificazione per la semifinale che oggi è la cosa che conta di più. Accanto alla Lazio gli immortali Orgogliosi, Orgogliosi di esserci sempre, Orgogliosi di cantare e sventolare bandiere, Orgogliosi delle proprie ragazze. Cambierà il campo, non più il Pala Roma come lo scorso anno ma il PalaRigopiano di Pescara. Sono cambiate alcune giocatrici da una parte e dall’altra. Sono cambiati anche gli schemi, forse. Ma quello che non è cambiato è di certo l’agonismo che Lazio e Montesilvano hanno sempre messo in campo e che metteranno anche stasera, statene certi. Il Montesilvano giocherà per riprendersi quella semifinale “scippiata” lo scorso anno ai rigori. La Lazio per difendere un titolo che fu il preludio di altri successi. Come andrà, poi, solo il gioco lo dirà. Qualcuno non dormirà, qualcun altro festeggerà. Questo è lo sport. E ora parola al campo, parola a voi.

Ufficio Stampa