Ventiquattro ore dopo la vittoria a Cesenatico al Memorial Marco Pantani, Davide Ballerini è stato ancora il protagonista in positivo del 71°Trofeo Matteotti a Pescara imponendosi in volata su Giovanni Visconti (Nazionale Italiana) e Marco Tizza (Nippo Vini Fantini Europa Ovini) nella classicissima d’Abruzzo.
Un rinnovato management e grandi stimoli sul piano organizzativo da parte dell’Unione Ciclistica Fernando Perna con in testa il nuovo presidente del comitato organizzatore Daniele Sebastiani, la consulenza tecnica di Stefano Giuliani ed anche della famiglia Ricci (presidente onorario Renato e vice presidente il figlio Emanuele) con il supporto del Gruppo Sportivo Emilia di Adriano Amici.
Una classica nobile e gloriosa che non manca mai di entusiasmare lungo le strade di Pescara e di Montesilvano a una settimana esatta dal campionato del mondo di Innsbruck con una qualificata partecipazione di alcune squadre straniere UCI World Tour (la Movistar del colombiano Nairo Quintana e dello spagnolo Mikel Landa, la Fdj e la Dimension Data) e la nazionale italiana di Davide Cassani (con il siciliano Visconti, il lucano Domenico Pozzovivo e il promettente under 23 pugliese Alessandro Monaco).
Un’attenzione particolare è stata rivolta agli atleti abruzzesi per quello che viene definito dagli addetti ai lavori e dai tifosi il Mondiale d’Abruzzo: tra i 135 corridori alla partenza Giulio Ciccone (Bardiani CSF), Giuseppe Fonzi (Wilier Triestina Selle Italia), Emanuele Onesti (Area Zero d’Amico), Matteo Rabottini (Meridiana Kamen Team), Mattia Marcelli (Cycling Team MS Tina Focus), Antonio Di Sante (Sangemini MG K Vis), Ettore Carlini (Area Zero D’Amico) e Ivan Martinelli (Area Zero D’Amico) che hanno ricevuto calorosi incitamenti dal pubblico di casa.
Corsa dura, selettiva e segnata dal gran caldo sui 13 giri di 15 chilometri ciascuno dell’ormai noto circuito tra i Colli di Pescara e Montesilvano con la media generale superiore ai 45 km/h e il gruppo spezzato in due tronconi (il secondo, forte di un centinaio di unità messo fuori gara dalla giuria a metà corsa).
Sono stati 35 corridori a giocarsi la vittoria negli ultimi 30 chilometri e tra questi non hanno avuto scampo Luca Wackermann (Bardiani CSF), Sèbastien Reichenbach (Sui, Groupama FDJ), Simone Velasco (Wilier Triestina Selle Italia), Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini Europa Ovini), Fausto Masnada (Androni Sidermec) e Pierpaolo Ficara (Amore&Vita Prodir) nel corso del penultimo giro; nuovamente all’attacco Ficara, Reichenbach e Pozzovivo oltre a Ballerini, Ben O’Connor (Aus, Dimension Data), David Gaudu (Fra, Groupama Fdj) e Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) ma invano durante la percorrenza dell’ultima tornata.
Un brivido per il colombiano Dayer Quintana (Movistar Team) che non ha corretto bene la propria traiettoria in una curva in discesa ed è finito fuori dalla sede stradale. Una caduta che ha fatto pensare al peggio per il fratello minore di Nairo riportando solo qualche escoriazione.
Inevitabile la conclusione allo sprint dove Ballerini ha conquistato di prepotenza la testa del gruppo per tagliare vittorioso il traguardo mettendo in fila Visconti, Tizza, Kristian Sbaragli (Isreal Cycling Academy), Josè Joaquin Rojas (Spa, Movistar Team), Fabricio Ferrari Barcelo (Uru, Caja Rural – Seguros), Kamil Malecki (Pol, CCC Sprandi – Polkowice), Wackermann e O’Connor, tredicesimo e migliore degli abruzzesi Ciccone, quindicesima piazza per l’azzurro Pozzovivo.
Per il comasco Ballerini, in forza dal 2017 all’Androni (squadra ancora in testa alla classifica di Ciclismo Cup per ottenere matematicamente l’invito al Giro d’Italia 2019), è il secondo successo in due giorni (il terzo stagionale e nella massima categoria professionistica dopo il Pantani e il cronoprologo del Sibiu) nonché il regalo più bello per congedarsi nel modo migliore e signorile dal team di Gianni Savio, ufficializzando il suo approdo ai kazaki dell’Astana (appartenente all’UCI World Tour) dal prossimo anno.
Luca Alò
25/09/2018