Ciclismo> Mondiali Strada Yorkshire: Samuele Battistella sul tetto del mondo tra gli under 23

Ancora una medaglia d’oro al collo di un corridore italiano: Samuele Battistella ha vinto il campionato del mondo under 23 dopo che Nils Eeckhoff (Olanda) è stato squalificato nonostante avesse tagliato il traguardo per primo.

Al corridore olandese gli è stata tolta la vittoria reo di essersi agganciato all’ammiraglia della sua nazionale per rientrare in gruppo dopo una caduta.

Lo svizzero Stefan Bissegger ha ottenuto l’argento a tavolino mentre il britannico Tom Pidcock, deluso in volto dopo aver terminato ufficiosamente quarto e avendo anticipato lo sprint, si è ritrovato sul terzo gradino del podio per la gioia dei suoi connazionali.

Con 168 corridori al via in rappresentanza di 46 nazioni, l’Italia era presente con Giovanni Aleotti, Samuele Battistella, Alessandro Covi, Gregorio Ferri, Alexander Konychev e Alberto Dainese in qualità di campione europeo under 23 in carica che ha consentito alla nazionale di Marino Amadori di schierare un uomo in più alla corsa iridata che si è sviluppata sul percorso di 13 chilomtri da Doncaster ad Harrogate con un lunghissimo tratto in linea e due giri finali del circuito.

Una gara dal livello alto per la presenza di alcuni corridori già “professionisti” con squadre World Tour, oltre a quelli appartenenti a team Professional o Continental.

In evidenza nella fase centrale della corsa l’azzurro Covi in compagnia degli altri fuggitivi Johan Jacobs (Svizzera), Stan Dewulf (Belgio), Ben Healy (Irlanda), Andreas Kron (Danimarca), Stanislaw Aniolkowski (Polonia), Ludvik Aspelund Holstad (Norvegia), Stan Dewulf (Belgio), Patrick Haller (Germania), Petr Kelemen (Repubblica Ceca), Fred Wright e Stuart Balfour (Gran Bretagna) per un tentativo che si è mantenuto intorno al minuto di vantaggio. Covi è stato molto bravo a fiutare la pericolosità e la consistenza di questa fuga (durata circa un centinaio di chilometri) permettendo all’Italia di pedalare tranquilla nel gruppo dei migliori

Non sono mancate le cadute e gli scrosci di pioggia che hanno creato qualche problema ad alcuni favoriti: tra questi il nostro Dainese e il beniamino di casa Pidckok finiti anche loro a terra così come Eekhoff andando a commettere l’infrazione del traino dall’ammiraglia.

Con la fuga dei dodici battistrada neutralizzata, nei due giri finali l’azzurro Battistella è salito in cattedra con Bissegger (Svizzera), Pidcock (GB), Foss (Norvegia) e Szymon Sajnok (Polonia) con quest’ultimo che cadrà successivamente.

Alle spalle dei quattro fuggitivi, uno scatenato Sergio Higuita (Colombia) ha guidato la rincorsa ai battistrada trovando manforte dall’olandese Eeckhoff e dal danese Kron chiudendo il gap e riaprendo i giochi per la contesa al podio negli ultimi due chilometri.

Al temrine di una lunga volata Eeckhoff è riuscito a prendere il tempo sugli altri e a esultare virtulamente per la vittoria prima del giudizio dei commissari di gara UCI che confermerà l’irregolarità commessa dall’olandese.

A Battistella la maglia arcobaleno sulle sue spalle con la gioia di Marino Amadori per la prima volta vittorioso da commissario tecnico in un campionato del mondo all’apice di un lavoro di programmazione che consente tutt’oggi ai nostri ragazzi under 23 di “farsi le ossa” con la nazionale mista di Davide Cassani prendendo confidenza con i ritmi dei professionisti.

Una performance di grande carattere e lucidità per battistella che ha riportato l’Italia sul podio più alto dei Mondiali Under 23 17 anni dopo Francesco Chicchi che è il suo attuale direttore sportivo nella Dimension Data: “La gamba c’era, sapevo che ero in svantaggio, allora ho deciso di fare un po’ di selezione – ha commentato Battistella, veneto di Castelfranco, professionista nel 2020 con il Team NTT, squadra World Tour che quest’anno è ancora sotto il nome di Dimension Data -. Sono partito molto bene e siamo rimasti subito in pochi, è stata la cosa migliore da fare. Sull’olandese non ho molto da dire, sinceramente non mi sono accorto di nulla in gara. Però meglio così, la maglia è nostra! Alla volata mi sono arrabbiato parecchio perché sapevo di essere il più forte. Ho solo sbagliato i tempi, ma avessi avuto un metro in più lo avrei passato di sicuro”.

In aggiunta all’oro di Antonio Tiberi nella cronometro juniores, all’argento di Alessio Martinelli (gara juniores in linea) e al bronzo di Filippo Ganna (cronometro élite), quella di Battistella è la quarta medaglia per l’Italia in questa rassegna iridata in Gran Bretagna ponendo la nostra nazionale al secondo posto nel medagliere dietro gli Stati Uniti.

Anche l’azzurro Alexander Konychev ed il danese Andreas Nielsen sono stati estromessi dall’ordine di arrivo sempre per essersi attaccati troppo a lungo alle ammiraglie delle rispettive nazionali.

In precedenza si è corsa anche la prova iridata delle donne juniores sulla distanza di 86 chilometri da Doncaster ad Harrogate. Stavolta l’Italia non si è presentata come la squadra da battere ma le azzurre del cittì Dino Salvoldi hanno fatto del loro meglio per cercare di lasciare il segno in una corsa molto nervosa falcidiata anch’essa da pioggia e cadute scombinando i piani della nostra nazionale: oro a Megan Jastrab (Stati Uniti), argento a Julie De Wilde (Belgio) e bronzo a Lieke Nooijen (Olanda), sotto il traguardo la prima delle azzurre è stata Camilla Alessio (undicesima), 19°posto per Sofia Collinelli, 23° posto per Matilde Vitillo e 37°posto per Alessia Patuelli.

ARRIVO MONDIALE UNDER 23 UOMINI
1° Samuele Battistella (Italia) 3.53’52”
2° Stefan Bissegger (Svizzera)
3° Thomas Pidcock (Gran Bretagna)
4° Sergio Andres Higuita Garcia (Colombia)
5° Andreas Lorentz Kron (Danimarca)
6° Tobias Foss (Norvegia)
7° Pascal Eenkhoorn (Olanda) a 38”
8° Mikkel Bjerg (Danimarca)
9° Mathieu Burgaudeau (Francia)
10° Torjus Sleen (Norvegia)
11° Stan Dewulf (Belgio)
12° Georg Zimmermann (Germania)
13° Kevin Geniets (Lussemurgo)
14° Kaden Groves (Australia)
15° Jonas Rutsch (Germania) a 40”
16° Morten Hulgaard (Danimarca)
17° Szymon Sajnok (Polonia) a 42”
18° Jake Stewart (Gran Bretagna) a 52”
19° Ilan van Wilder (Belgio) a 1’28”
42° Jasper Philipsen (Belgio) a 5’08”
48° Alessandro Covi (Italia) a 8’27”
70° Gregorio Ferri (Italia) a 12’42”
75° Artur Sowinski (Polonia)
78° Giovanni Aleotti (Italia)

ARRIVO MONDIALE DONNE JUNIORES
1° Megan Jastrab (Stati Uniti)
2° Julie De Wilde (Belgio)
3° Lieke Nooijen (Olanda)
4° Aigul Gareeva (Russia)
5° Elynor Backstedt (Gran Bretagna) a 3”
6° Noemi Rüegg (Svizzera)
7° Kata Blanka Vas (Ungheria)
8° Léa Curinier (Francia) a 5”
9° Silje Mathisen (Norvegia)
10° Magdeleine Vallieres Mill (Canada) a 7”
11° Camilla Alessio (Italia) a 9”
12° Anna Shackley (Gran Bretagna)
13° Silke Smulders (Olanda) a 11”
14° Mariia Miliaeva (Russia) a 14”
15° Valeria Golayeva (Russia)
16° Noëlle Buri (Svizzera)
17° Catalina Anais Soto Campos (Cile) a 18”
18° Dominika Wlodarczyk (Polonia)
19° Sofia Collinelli (Italia)
20° Eluned King (Gran Bretagna) a 21”
23° Matilde Vitillo (Italia) a 30”
37° Alessia Patuelli (Italia) a 1’17”

Luca Alò
28/09/2019