Calcio> Mundial Football Club, Tortolano: Lavoriamo sulla testa dei ragazzi e ci miglioriamo quotidianamente

La Mundial Football Club non si ferma e, dopo aver preannunciato la splendida iniziativa cinematografica “Secondo Tempo – La Rivincita”, prosegue a parlare di campo attraverso le parole del DG Claudio Tortolano che spiega la situazione in queste settimane: “Il nostro settore giovanile, nonostante il momento difficile e particolare che stiamo attraversando tutti, resta molto compatto. Abbiamo circa 80 ragazzi dell’agonistica nel quartier generale del “San Francesco” di Acilia e stiamo svolgendo, insieme allo staff, un lavoro mirato e programmato per farci trovare pronti all’inizio del campionato rispettando sempre il protocollo. La presenza è alta e questo è un buon segnale assolutamente positivo, hanno voglia di ritornare a giocare come tutti noi”. Dal generale si passa allo specifico con un pensiero per i vari gruppi: “L’Under 17 è un gruppo unito con voglia di allenarsi e migliorare, hanno lo spirito giusto al senso del sacrificio, non mollano facilmente, ci fa ben sperare e potrebbe essere una bella sorpresa. L’Under 16 è la squadra di punta, ci aspettiamo tanto da loro puntiamo a conquistare il titolo regionale non ci nascondiamo, ma non devono cadere nel tranello di specchiarsi troppo ed in questo confido nel Mister Carlo Monaco che gli darà sicuramente una marcia in più nell’applicazione degli allenamenti. L’Under 15 è un buon gruppo che ha ampi margini di miglioramento può fare un buon campionato di alta classifica”. Si conclude con un pensiero sul prossimo futuro: “Purtroppo non possiamo fare tanto noi, dobbiamo attenerci alle linee guida del Governo e della Federazione, ma sicuramente è un danno per questa generazione, dalla scuola calcio all’agonistica tanti lasceranno questo splendido sport e sarà dura ricominciare soprattutto per quelle società di periferia o paesini che tanto bene facevano ma così senza aiuti e non avendo certezze come fanno ad andare avanti? L’umore dei ragazzi, dopo la confusione e la paura iniziale, è quello di chi ha tanta voglia di tornare alla normalità di ricominciare. Non è semplice gestire un gruppo in questo momento perché mancano le cose più importante che sono sempre la competizione, la sfida, il confronto, il lottare per qualcosa, il vivere lo spogliatoio, l’aspettare la lettura della formazione, il prepararsi alla domenica con tutto quello che si porta dietro l’adrenalina della sfida e tutto questo non c’è. Alla Mundial abbiamo un confronto continuo con lo staff e sto lavorando con loro sulla testa dei ragazzi che in questo momento è molto più importante delle situazioni tecniche e tattiche sul campo. Sul futuro spero finisca questo incubo e si possa ripartire con slancio e forza a correre su un campo di calcio tutti insieme per un grande abbraccio collettivo. Forza Mundial!”.

Ufficio Stampa