Calcio> Carlo Monaco: Sogno di regalare una gioia alla Mundial

Dopo 2 giornate di campionato, l’Under 17 di mister Carlo Monaco ha conquistato 4 punti ed ha iniziato con il piede giusto la nuova stagione. Ecco l’intervista integrale al tecnico:

Buongiorno mister, come giudichi questa prima parte di stagione con la ripresa finalmente effettiva di tutte le categorie? La squadra ha iniziato con il piede giusto avendo conquistato 4 punti nelle prime 2 giornate?

“Sicuramente la ripresa dell’attività è già qualcosa di positivo in sé. Per noi almeno era un anno e mezzo che non giocavamo una partita ufficiale, tranne quel piccolo sprazzo che c’è stato della Coppa Lazio a maggio/giugno scorso. Sicuramente è una cosa molto positiva soprattutto per i ragazzi, perché nel fare solo gli allenamenti o le amichevoli manca la competizione che è la cosa più importante, ti permette di scaricare tutta l’adrenalina. La partita è una cosa fondamentale. Per quanto riguarda la valutazione di questo inizio di stagione dico che ero già molto soddisfatto prima dell’inizio del campionato perché, nonostante qualche difficoltà, abbiamo fatto sempre abbastanza bene con compagini che facevano categorie superiori alla nostra. Le prime due partite di campionato sono andate molto bene e sono soddisfatto del gioco espresso”.

Quanto è difficile in un momento storico come questo guidare un gruppo di settore giovanile cercando di tenere uniti i ragazzi cercando di fargli fare sport rispetto determinati valori imprescindibili in casa Mundial?

“Adesso è più facile perché sono iniziati i campionati, prima è stato molto difficile perché come ho detto in precedenza, non c’era competizione. Solo con gli allenamenti era complicato, poi molti ragazzi hanno subito negativamente questa pandemia e hanno lasciato lo sport, cosa che fortunatamente è successa pochissimo qui alla Mundial. Forse siamo stati bravi a tenerli vivi e ad invogliarli, ma sono stati bravi anche loro. Il calcio in quest’anno e mezzo è stato una valvola di sfogo anche in quei periodi dove si poteva uscire poco. Venire al campo e comunque allenarsi e stare all’aria aperta è stato un impulso positivo per loro, quindi sono stati bravi loro”.

Quali sono i vostri obiettivi nel corso di questa stagione?

“La società è veramente un grande club, fatta di grande persone, e non ha chiesto nulla di specifico perché l’importante credo che sia l’educazione, comportarsi bene sia in campo sia fuori. A me piace insegnare calcio, ormai sono da più di 25 anni che lo faccio. L’ottimo sarebbe il bel gioco e vincere e io cercherò sempre di fare in modo che le due cose vadano di pari passo, però so altrettanto che non è mai facile. Sicuramente l’obiettivo è quello di far crescere i ragazzi e devo dire che in questi due anni che sono stati con me parecchi sono cresciuti, di questo ne sono contentissimo. Mi piacerebbe regalare un qualcosa alla società, non tanto per me perché io le mie soddisfazioni nella carriera le ho avute, ho vinto campionati importanti e di questo ne sono contento, ma vorrei regalare una soddisfazione a questa società perché se la merita tutta. Non ci ha fatto mancare mai nulla sinceramente, anche in questo periodo di pandemia dove la situazione era veramente difficile. Ci ha messo a nostro agio dandoci di tutto e di più. Sono orgoglioso di far parte di questa società e della stima che hanno nei miei confronti che sicuramente è contraccambiata”.

Ufficio Stampa