Mondiali. Doppio argento con Quadarella nei 1500 e Ceccon nei 100 dorso

Simona Quadarella e Thomas Ceccon conquistano l’argento rispettivamente nei 1500 e nei 100 dorso. Medaglie dal sapore diverso, ma entrambe splendide per solidità e continuità. Nicolò Martinenghi si prende la finale dei 50 rana alle spalle dell’astro nascente cinese Qin Haiyang. La terza giornata dei 20esimi campionati mondiali di Fukuoka, in svolgimento fino al 30 luglio alla Marine Messe, arricchisce il medagliere dell’Italnuoto, finora protagonista con un oro e 4 argenti a neanche metà del viaggio iridato.

QUADARELLA ARGENTO DI CUORE. A volte quando perdere una battaglia trovi un nuovo modo per sorridere, rialzare la testa e gioire. Così ha fatto Simona Quadarella che non ha mai mollato, rilanciando sempre le sue ambizioni, ed è d’argento splendente per un fantastico ritorno sul podio iridato nei 1500, a distanza di quattro anni dal terzo posto di Gwangju 2019.
“Bella, bella, questa medaglia. Sono veramente contenta e ci tenevo tanto. E’ il mio primo argento in un 1500 a livello internazionale, le altre le ho conquistate tutte. Questa gara è il mio primo amore, cominciato a Budapest 2017 con il bronzo, poi negli anni sono sempre cresciuta. Volevo riprendere il trend positivo dopo i due quinti posti dell’olimpiade di Tokyo e i mondiali di Budapest. La costanza mi ha sempre caratterizzato e questo podio è importantissimo. Ero molto nervosa prima di cominciare; non ho vissuto benissimo i minuti precedenti alla gara, poi appena entrata in acqua l’ansia è svanita. Sono partita subito all’attacco e ho distribuito bene le energie. Ci vuole tanto allenamento e anche tanto equilibrio mentale per mantenere una standard così alto per molto tempo”.
La 24enne romana e regina del mezzofondo europeo, conduce una finale perfetta – trenta vasche a 31″5-31″6 di media (in batteria 31″8) – e chiude in 15’43″31 che vale la seconda prestazione personale dietro al record italiano di 15’40″89, siglato a Gwangju quattro anni fa quando vinse l’oro approfittando dell’assenza dell’ultim’ora della fuoriclasse Katie Ledecky fermata da un virus intestinale. Davanti alla 24enne romana proprio la statunitense campionessa olimpica che mette al collo il ventesimo oro mondiale della sua carriera e domina in 15’26″27, confermandosi sul tetto del mondo; il bronzo è della cinese Bingjie Li in 15’45″71 che brucia negli ultimi cento metri la russa Anastasia Kirpichnikova, quarta in 15’48″53, e l’australiana Lani Pallister, quinta in 15’49″17.
Un argento che merita una dedica speciale. “La decido alla mia famiglia perché c’è sempre – conclude l’atleta allenata da Christian Minotti per il CC Aniene – Mio padre è qui; mia mamma non è potuta venire ma mi fa sempre sentire la sua presenza. Loro mi hanno aiutato tanto e mi hanno lasciata sempre libera di continuare a fare ciò che più mi piace, nuotare, anche nei momenti di difficoltà. Senza di loro nulla sarebbe stato possibile. Adesso mi coccolo questa medaglia; poi ci vediamo tra tre giorni con gli 800”.

CECCON ARGENTO IN RIMONTA. Un argento conquistato in rimonta, complice uno starter tentennante che l’ha piantato sul device e un arrivo imperfetto. Comunque un’altra perla di un talento senza confini e che a ventidue anni sta già scrivendo pagine indelebili di storia. Thomas Ceccon lascia il titolo dei 100 dorso allo statunitense Ryan Murphy – bronzo olimpico a Tokyo – che vince in 52″22. Il fuoriclasse di Schio nuota in 52″27, con un passaggio in 25″50, rispetto al 25″27 della semifinale chiusa con un 52″16 controllato per conservare energie, in vista della seguente finale dei 50 farfalla che ha vinto con il record italiano (26″68). Sarebbe bastata quella prestazione per vincere, ma la finale è sempre una gara diversa, che a volte vive di episodi che bisogna imparare a gestire. Sul gradino più basso del podio sale l’altro statunitense Hunter Armstrong in 52″58. Tempi lontani dal record del mondo che l’azzurro ha timbrato in 51″60 per la vittoria iridata di Budapest e che sembrava avvicinabile. “Ho nuotato peggio rispetto a ieri; sono contento per la medaglia che è comunque un argento mondiale, ma so di aver commesso degli errori. Mi sentivo bene in acqua, sapevo che difendevo il titolo, ma non ho sofferto particolarmente la pressione. Forse non sono abituato a gareggiare in posizione centrale, vicino ad avversari che vogliono battermi. Dalla laterale vado meglio. Mi prendo il secondo posto, il tempo no, perché so di valere meno”.
Il rammarico per un argento mondiale rende la dimensione di un fenomeno vero, che vuole sempre andare oltre i propri limiti ed esplorare orizzonti inimmaginabili.
Con questo argento Thomas Ceccon diventa il terzo nuotatore italiano a salire almeno sei volte sul podio mondiale in vasca lunga, scavalcato Massimiliano Rosolino (5); davanti a lui Gregorio Paltrinieri (8) e Federica Pellegrini (11), ma ha dinanzi a se stesso tempo e qualità per compiere il sorpasso. Inoltre, per la prima volta nella storia del nuoto italiano in vasca lunga, Ceccon è stato in grado di salire per tre volte sul podio in due edizioni dei campionati mondiali: Stefano Battistelli e Giorgio Lamberti a Perth 1991 e Nicolò Martinenghi a Budapest 2022 ci sono riusciti in una sola edizione. Questo mondiale, però, non è ancora neanche a metà.

SEMIFINALI. Nicolò Martinenghi, lunedì argento nei 100 rana, si qualifica alla finale dei 50 con apparente facilità. Il 23enne di Varese, primatista italiano (26”33) e vice campione del mondo in carica, vince la sua batteria in 26″74 e registra il secondo crono complessivo alle spalle del cinese, già oro nella doppia distanza, Qin Haiyang, che ritocca il record asiatico portandolo a 26″20 dopo il 26″34 nuotato in batteria. Per lui cinque turni di gara e cinque record continentali. ”Sapevo che avrei dovuto disputare una gara di esperienza – afferma Tete, tesserato per l’Aniene ed allenato da Marco Pedoja – Ero appesantito nelle braccia e nelle gambe, quindi ho dovuto lavorare di testa. Seppur abbia commesso qualche errore, che andremo a rivedere, ci sono riuscito. Sarà una finale molto combattuta”.
Sfortunati gli altri azzurri. Simone Cerasuolo – 20enne imolese di Fiamme Oro ed Imolanuoto, seguito da Cesare Casella – chiude nono i 50 rana in 27″07, ad un centesimo dall’australiano Sam Williamson, ottavo in 27″06. Si ferma nei 200 farfalla anche Alberto Razzetti. Il 24enne ligure di Lavagna – tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, allenato dal 2020 a Livorno da Stefano Franceschi e bronzo europeo a Roma 2022 – è nono in 1’55″00, tre centesimi più lento dell’1’54″97 del cinese di Taipei Kuan-Hung Wang, ottavo. Il miglior crono delle semifinali è dello statunitense Carston Foster 1’53″85.

Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Martedì 25 luglio

200 stile libero mas
RI 1’45”67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju
1. Matthew Richards (Gbr) 1’44″30
2. Tom Dean (Gbr) 1’44″32
3. Sunwoo Hwang (Kor) 1’44″42
Nessun italiano qualificato

1500 stile libero fem
RI 15’40”89 di Simona Quadarella del 23/07/2019 a Gwangju
1. Katie Ledecky (Usa) 15’26″27
2. Simona Quadarella 15’43″31
3. Bingjie Li (Chn) 15’45″71

50 rana mas semi
RI 26”33 di Nicolò Martinenghi del 16/08/2022 a Roma
1. Haiyang Qin (Chn) 26″20
2. Nicolò Martinenghi 26″74 qual. in finale
9. Simone Cerasuolo 27″07 eliminato

100 dorso fem
RI 58”92 di Margherita Panziera del 04/04/2019 a Riccione
1. Kaylee McKeown (Aus) 57″53
2. Regan Smith (Usa) 57″78
3. Katharine Berkoff (Usa) 58″25
Nessuna italiana qualificata

100 dorso mas
RM-RE-RI 51”60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Ryan Murphy (Usa) 52″22
2. Thomas Ceccon 52″27
3. Hunter Armstrong (Usa) 52″58

200 stile libero fem semi
RM-RE-RI 1’52”98 di Federica Pellegrini del 29/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1’54″55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
Nessuna italiana iscritta

200 farfalla mas semi
RI 1’54”28 di Federico Burdisso del 19/05/2021 a Budapest
1. Carson Foster (Usa) 1’53″85
9. Alberto Razzetti 1’55″00 eliminato

100 rana fem
RI 1’05”67 di Arianna Castiglioni del 25/06/2021 a Roma
1. Ruta Meilutyte (Ltu) 1’04″62
2. Tatjana Schoenmaker (Rsa) 1’05″84
3. Lydia Jacoby (Usa) 1’05″94
Nessuna italiana qualificata

Risultati completi

Foto di Andrea Staccioli, Giorgio Scala e Andrea Masini / DBM Deepbluemedia