Ciclismo> Gran Premio Capodarco: Colombia in festa con Einer Augusto Rubio Reyes

Il colombiano Einer Augusto Rubio Reyes della Vejus-Tmf ha messo il sigillo sull’edizione numero 47 del Gran Premio Capodarco, la corsa internazionale per dilettanti under 23 sinonimo della più bella festa popolare nel nome del ciclismo e della solidarietà con la regia di Gaetano Gazzoli, Simone Gazzoli ed Adriano Spinozzi alla guida del Gruppo Ciclistico Capodarco-Comunità di Capodarco.

La comunità capodarchese di Don Vinicio Albanesi è sempre in prima fila nell’accogliere i protagonisti di questa edizione (167 al via in rappresentanza di 35 squadre di cui 9 straniere) in memoria di due grandi personaggi che hanno fatto la storia del ciclismo ed anche di Capodarco con la loro presenza: Fabio Casartelli e Michele Scarponi ricordati con un minuto di raccoglimento prima della partenza momento nel quale sono state omaggiate le vittime della tragedia di Genova del 14 agosto scorso ed anche la figura di Oliviero Muccini, storico sponsor tecnico della manifestazione.

Tra le defezioni dell’ultimo momento quella dell’intera squadra della Mastromarco Sensi Nibali come segno di vicinanza alla famiglia del giovane corridore Micheal Antonelli che sta lottando tra la vita e la morte dopo il tragico incidente capitatogli il giorno di Ferragosto in Toscana durante lo svolgimento della Firenze-Mare: ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Careggi di Firenze, è un dramma che tiene ancora in apprensione tanti sportivi e gli addetti ai lavori del ciclismo con la speranza che il cuore di Micheal riprenda a battere!

A Porto San Giorgio, la corsa ha preso il via con il caratteristico passaggio sul lungomare, lo svolgimento dei quattro traguardi volanti e la gente che dalla spiaggia si è riversata a bordo strada per seguire da vicino le performances dei corridori in un bel connubio sportivo-promozionale che solo il Gran Premio Capodarco sa regalare.

La prima fuga di giornata è nata dopo 6 chilometri su iniziativa di Quentin Guex (Svi, Iam Excelsior), Joel Suter (Svi, Akros-Renfer), Andrea Micheletti (Viris Vigevano Lomellina), Luca Longagnani (Biotraining), Samuele Zoccarato (General Store Bottoli), Tiziano Lanzano (Team Cervelo) e Donatello Viola (GM Europa Ovini-Vini Fantini).

Dopo quattro scalate consecutive della collina di Capodarco, al chilometro 122 in testa è rimasto da solo Zoccarato sul quale si sono riportati successivamente Riccardo Verza (Team Colpack), Anton Kuzmin (Kaz, Team Astana City) e Valerii Fatkullin (Russia). Con la resa di Zoccarato e Verza, Kuzmin e Fatkullin hanno portato avanti la loro azione raggiungendo un vantaggio massimo di 40 secondi nel momento in cui la corsa ha affrontato il passaggio sul muro con pendenza massima al 15% prima del traguardo tra due ali di folla.

A circa due chilometri dall’arrivo il gruppo dei migliori ha riassorbito i battistrada sotto la spinta di uno scatenato Rubio Reyes che ha fatto la differenza sull’ultima ascesa per Capodarco involandosi verso la conquista di una prestigiosa vittoria in un’annata che lo ha visto protagonista al Giro d’Italia Under 23 (vincitore della tappa Darfo Boario Terme-Dimaro Folgarida con la maglia della nazionale colombiana). Alle spalle di Reyes, podio a tinte azzurre con Davide Casarotto (General Store Bottoli) e Dario Puccioni (Sangemini MG K Vis), in ottima evidenza nella top-10 anche gli altri italiani Jakob Dorigoni della General Bottoli Store (quarto), Alessandro Fedeli della Trevigiani Phonix Hemus 1896 (quinto), Alberto Giuriato del Cycling Team Friuli (sesto), Francesco Romano del Team Colpack (ottavo) e Lorenzo Fortunato della Petroli Firenze Hopplà Maserati (nono).

Un trionfo di gran valore per Rubio Reyes e la Vejus Tmf del team manager Donato Polvere, squadra di matrice campana-molisana che ha rotto l’egemonia degli squadroni del Nord Italia e dei team stranieri che hanno impresso il proprio nome nell’albo d’oro.

Capodarco è stata ancora una volta la vetrina d’eccellenza per tanti corridori che sognano di fare il grande salto nei professionisti ma anche un momento di grande attrazione sportiva e turistica dove hanno trionfato la passione per il ciclismo, la solidarietà e il grande tifo del pubblico per una tradizione che porta sempre alla ribalta il 16 agosto di ogni anno la comunità di Capodarco, la città di Fermo e tutte le Marche con un evento ciclistico di livello internazionale.

Ordine d’arrivo: 1) Einer Augusto Rubio Reyes (Vejus-Tmf) 180 chilometri in 4.22’00” media di 41,221 km/h, 2) Davide Casarotto (General Store Bottoli) a 8’’, 3) Dario Puccioni (Sangemini – M.G. K Vis) a 21’’, 4) Jakob Dorigoni (General Store Bottoli) a 21’’, 5) Alessandro Fedeli (Trevigiani Phonix Hemus 1896) a 24’’, 6) Alberto Giuriato (CTFriuli) a 26’’, 7) Axel Narbonne-Zuccarelli (Velo Club La Pomme Marseille) a 27’’, 8) Francesco Romano (Team Colpack) a 28’’, 9) Lorenzo Fortunato (Petroli Firenze Hopplà Maserati) a 28’’, 10) Omar El Gouzi (Gsc Viris Vigevano Lomellina) a 28’’, 11) Aldo Caiati (Zalf Euromobil Desirèe Fior) a 28”, 12) Veaceslav Biondi Turcanu (Futura Team Rosini) a 28”, 13) Rossano Mauti (Futura Team Rosini) a 28”, 14) Giacomo Garavaglia (Petroli Firenze Hopplà Maserati) a 37”, 15) Davide Leone (VPM Porto Sant’Elpidio-Monte Urano) a 37”.

Luca Alò
18/08/2018