Ciclismo> Giro d’Italia 104: assolo d’orgoglio di Simon Yates all’Alpe di Mera

bene Egan Bernal e Damiano Caruso

Simon Yates ha avuto una marcia in più nell’arrivo in quota all’Alpe di Mera con l’intento di attaccare la maglia rosa di Egan Bernal e di mettere ancora più pressione a Damiano Caruso per il secondo posto.

La classifica generale si deve ancora assestare in vista della penultima tappa di montagna con arrivo sull’Alpe Motta (Valle Spluga) e della cronometro finale di Milano, in questo 104°Giro d’Italia oramai agli sgoccioli che vede il colombiano saldamente al comando davanti a Caruso (2’29”) e a Yates (2’49”).

Tra Lombardia e Piemonte è andata in scena la 17°tappa partita da Abbiategrasso caratterizzata da salite intervallate da tratti in falsopiano con il Passo della Colma e la salita conclusiva dell’Alpe di Mera (10 km con pendenze attorno al 9/10 % e punte massime del 14%).

Il Giro d’Italia ha reso omaggio alle vittime della Funivia del Mottarone poco prima del passaggio da Stresa. Paolo Bellino (amministratore delegato di RCS Sport), Mauro Vegni (direttore del Giro d’Italia), Roberto Salvador (direttore del Giro-E) e Marcella Severino (sindaca di Stresa) hanno deposto una corona di fiori davanti all’impianto della Funivia per ricordare le persone decedute in questa immane tragedia.

Di rilievo il gran gesto dei corridori che hanno devoluto tutti i premi giornalieri di tappa per il piccolo Eitan e tutte le famiglie funestate da questo dramma avvenuto il 23 maggio scorso.

Via libera per la fuga dal chilometro 41 per Lawrence Warbasse (USA, AG2R Citroen Team), Nicola Venchiarutti (Androni Sidermec), Mark Christian (GBr, Eolo Kometa), Giovanni Aleotti (Bora Hansgrohe), Quinten Hermans (Bel, Intermarché Wanty Gobert) e Andrea Pasqualon (Intermarché Wanty Gobert) con la conquista dei traguardi volanti di Baveno (Pasqualon) e Scopetta (Christian) e dei gran premi della montagna di Gignese (Christian) e di Passo della Colma (Warbasse).

Una volta ripresi i fuggitivi che hanno avuto un vantaggio massimo intorno ai quattro minuti, a viso aperto gli uomini di classifica si sono messi in evidenza sull’ultima salita verso l’Alpe di Mera: ad accendere la miccia ci ha pensato Simon Yates (GBr, Team Bike Exchange) a 6 chilometri dal traguardo che è riuscito ad isolarsi con una progressione solitaria dove non hanno risposto subito Joao Almeida (Por, Deceuninck-Quick Step), Damiano Caruso (Bahrain Victorius) ed Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) che in un primo momento avevano aumentato progressivamente il ritmo insieme al corridore britannico a metà salita.

Ancora monumentali Jonathan Castroviejo e Daniel Martinez nel loro compito di gregariato a sostegno del loro capitano Bernal che è riuscito a gestirsi per ricucire il gap dal battistrada.

Nonostante il vano recupero di Bernal (terzo all’arrivo a 28”), Yates è stato imprendibile al traguardo precedendo Almeida di 11 secondi mentre Caruso è giunto quarto a 32” insieme ad Aleksander Vlasov dell’Astana Premier Tech (quinto).

Per Yates, professionista dal 2014 con 23 vittorie, è il quarto successo di tappa alla Corsa Rosa (nel 2018 vinse a Campo Imperatore, Osimo e Sappada): “Sono riuscito nell’intento di conquistare una frazione in questo Giro. La Maglia Rosa è lontana ma posso ancora lottare per il secondo posto nella generale. Il mio team ha fatto un ottimo lavoro sin dalla partenza. Uno sforzo di squadra fantastico per il quale sono felice di averlo finalizzato”.

Undicesimo giorno di fila in maglia rosa per Bernal: “Voglio conservare il vantaggio che ho guadagnato nella prima parte del Giro perché è il frutto del lavoro di tutta la squadra e non vorrei metterlo a rischio con un mio errore. Oggi ho fatto un passo avanti verso la vittoria finale. Era una tappa importante dopo quanto successo due giorni fa a Sega di Ala. Sono fiducioso pensando all’ultima tappa di montagna con salite oltre i 2000 metri di altitudine. Vorrei arrivare alla crono finale con qualche energia extra”.

Caruso ha perso terreno nel momento in cui è scattato Yates e si è ripreso solo nei 2 chilometri finali: “Ho provato a tenere la ruota di Yates, poi ho tenuto duro perchè lo devo a me stesso e chi mi ha chiesto di provarci. Onore a Simon che oggi in salita è stato il più forte. Pensiamo all’ultimo arrivo in salita e poi tiriamo le somme in vista della crono di Milano”.

ORDINE D’ARRIVO 19°TAPPA ABBIATEGRASSO – ALPE DI MERA

1. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) 166 km in 4.02’55” media 41,004 km/h

2. João Almeida (Por, Deceuninck – Quick-Step) a 11”

3. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 28”

4. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 32”

5. Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech)

6. Dan Martin (Irl, Israel Start-Up Nation) a 42”

7. Dani Martínez (Col, Ineos Grenadiers) a 49”

8. Koen Bouwman (Ola, Jumbo-Visma) a 1’25”

9. Tobias Foss (Nor, Jumbo-Visma)

10. Romain Bardet (Fra, Team DSM)

11. Hugh Carthy (GBr, EF Education-Nippo)

12. George Bennett (NZl, Jumbo Visma) a 2’46”

13. Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a 3’20”

23. Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a 5’14”

24. Diego Ulissi (UAE Team Emirates)

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 19°TAPPA

1. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) 81.13’27”

2. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 2’29”

3. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 2’49”

4. Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech) a 6’11”

5. Hugh Carthy (GBr, EF Education-Nippo) a 7’10”

6. Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 7’32”

7. Daniel Martínez (Col, Ineos Grenadiers) a 7’42”

8. João Almeida (Por, Deceuninck – Quick-Step) a 8’26”

9. Tobias Foss (Nor, Jumbo-Visma) a 10’19”

10. Daniel Martin (Irl, Israel Start-Up Nation) a 13’55”

11. George Bennett (NZl, Jumbo Visma) a 21’30”

12. Koen Bouwman (Ola, Jumbo-Visma) a 28’44”

13. Pello Bilbao (Spa, Bahrain Victorius) a 32’20”

14. Attila Valter (Ung, Groupama Fdj) a 38’18”

15. Davide Formolo (UAE Team Emirates) a 41’16”

16. Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa) a 42’19”

17. Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 49’17”

18. Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a 50’02”

MAGLIE

Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers).

Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Svk, Bora – Hansgrohe).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (Fra, AG2R Citroen Team).

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers), indossata da Aleksandr Vlasov (Rus, Astana – Premier Tech).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò
29/05/2021