Ciclismo> Dylan Van Baarle, una freccia solitaria alla Parigi-Roubaix

Nel giorno di Pasqua, le pietre ruvide e sconnesse dell’Inferno del Nord si sono trasformate in sentiero della gloria per Dylan Van Baarle, sesto corridore olandese nella storia ad aggiudicarsi la Parigi-Roubaix, disputata sui 257,2 chilometri da Compeigne a Roubaix con 54 chilometri di pavè spalmati in 30 settori numerati in ordine decrescente.

Il 3 ottobre dello scorso anno l’Italia tornò alla ribalta di questa nobile corsa con il capolavoro del campione europeo Sonny Colbrelli: il corridore bresciano della Bahrain Victorius non ha potuto prendere il via all’edizione 119 da vincitore uscente e col numero 1 sulla schiena per recuperare dai postumi dell’arresto cardiaco che ha avuto al Giro di Catalogna il 21 marzo scorso.

Oltre alle insidie del pavè e alle forature, il vento ha messo lo zampino a 200 chilometri dal traguardo: Ineos Grenadiers e Quick Step Alpha Vinyl hanno rotto il ghiaccio e approfittato della situazione guidando un drappello di una cinquantina di unità davanti a un secondo drappello di inseguitori.

Tra i ritardatari della prima ora Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin Fenix), Wout Van Aert (Bel, Jumbo Visma), Aleksander Kristoff (Nor, Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Stefan Kung (Svi, Groupama Fdj) che hanno faticato non poco a ricompattarsi sul primo gruppo a circa 100 chilometri dall’arrivo dopo il transito sulla Foresta di Arenberg, punto in cui è partita la fuga di Mohoric, Tom Devriendt (Bel, Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Laurent Pichon (Fra, Arkéa Samsic) contenuta entro i due minuti.

Braccato il terzetto e con la foratura di Mohoric, il vincitore della Milano-Sanremo 2022 è riuscito a rilanciare l’azione nei pressi del sest’ultimo settore di pavè, in località Bourghelles a Wannehain, snodo cruciale di tutta la corsa.

Mohoric si è ritrovato al comando stavolta con Dylan Van Baarle (Ola, Ineos Grenadiers), Devriendt e Yves Lampaert (Bel, Quick-Step Alpha Vinyl) avvantaggiati rispetto a Van Aert, Kung e Jasper Stuyven (Bel, Trek Segafredo).

Van Baarle ha salutato la compagnia a 17 chilometri dal traguardo fino all’apoteosi personale all’interno del velodromo più bello e suggestivo al mondo con il podio completato alle sue spalle da Van Aert e Kung, quarto Devriendt e quinto Mohoric. Nono a 2’34” il grande sconfitto di giornata Van der Poel che è entrato nel vivo della corsa troppo tardi.

Scorrendo l’ordine di arrivo, bisogna arrivare al 19°posto per individuare il migliore degli italiani: Andrea Pasqualon (Intermaché-Wanty-Gobert Matériaux) a 4’47” da Van Baarle. Con lo stesso ritardo anche Filippo Ganna della Ineos Grenadiers (35.mo arrivato e vittima di una foratura).

Dopo il secondo posto al Mondiale di Leuven 2021 in Belgio e quello recente ottenuto al Giro delle Fiandre per Van Baarle è la prima vittoria in una Classica Monumento, la sesta da quando è professionista dal 2014: “Quando sono entrato dentro il velodromo non riuscivo a crederci. Mi sono guardato alle spalle per vedere se arrivava qualcuno, ma ero tutto solo. Non era il nostro piano far esplodere la corsa così presto, ma è andata così. Non volevamo andare all’attacco, ma stare davanti. Quando ce ne siamo andati, sapevo che avremmo avuto buone possibilità perché abbiamo sprecato meno energie degli altri. Ho anche forato ma tutti abbiamo avuto qualcosa che non andava. Siamo stati sereni e questo è il risultato“.

ORDINE D’ARRIVO 119°PARIGI-ROUBAIX

1. Dylan Van Baarle (Ola, Ineos Grenadiers) 257,2 km in 5.37’00” media 45,792 km/h

2. Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 1’47”

3. Stefan Küng (Svi, Groupama-FDJ)

4. Tom Devriendt (Bel, Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)

5. Matej Mohorič (Slo, Bahrain-Victorious)

6. Adrien Petit (Fra, Intermaché-Wanty-Gobert Matériaux) a 2’27”

7. Jasper Stuyven (Bel, Trek-Segafredo)

8. Laurent Pichon (Fra, Arkéa Samsic)

9. Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Fenix) a 2’34”

10. Yves Lampaert (Bel, Quick-Step Alpha Vinyl)

12. Aleksander Kristoff (Nor, Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) a 4’33”

17. Greg Van Avermaet (Bel, AG2r Citroen Team) a 4’47”

18. John Degenkolb (Ger, Team DSM)

19. Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)

30. Philippe Gilbert (Bel, Lotto Soudal)

35. Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)

41. Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl) a 11’38”

43. Matteo Trentin (UAE Team Emirates) a 12’35”

Credit fotografico Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2022

Luca Alò
18/04/2022