Ciclismo> Parigi-Roubaix: passerella maiuscola per Mathieu Van der Poel

sesto posto per Filippo Ganna

Ancora sugli scudi un sempre più scatenato Mathieu Van der Poel che alla Milano-Sanremo di quest’anno e a due Giri delle Fiandre (2020 – 2022) ha aggiunto un’altra Classica Monumento: la Parigi-Roubaix. L’olandese dell’Alpecin Deceuninck ha conquistato l’inferno con un assolo al terzo assalto dopo il terzo posto nel 2021 (anno dell’impresa di Colbrelli) e il nono nel 2022 mettendosi alle spalle fior fior di avversari. Per il podio finale il compagno di squadra Jasper Philipsen ha battuto Wout Van Aert (Jumbo Visma) in una lotta a due tra corridori belgi firmando una meravigliosa doppietta Alpecin Deceuninck. Sesto posto per Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), bravo a marcare la fuga decisiva e tenendo il passo dei big fino a 6 chilometri dall’arrivo.

La Parigi-Roubaix 2023 ha celebrato l’edizione numero 120 ed è sempre l’Inferno del Nord per i suoi numerosi tratti in pavè di eccezionale durezza (54,5 chilometri spalmati in 21 settori) per un totale di 257 chilometri dove, oltre alle pietre, a fare la differenza sono anche i cambi di ritmo, unitamente alla tenuta fisica e psicologica dell’atleta.

Per quanto concerne lo svolgimento della corsa, dopo la partenza avvenuta da Compeigne (60 km a nord-est dal centro di Parigi) con 175 atleti di 25 squadre e una media oraria superiore ai 51 km/h nelle prime due ore, ci sono voluti 90 chilometri per dare via libera alla fuga di Sjoerd Bax (Ola, UAE Team Emirates), Jonas Koch (Ger, Bora-hansgrohe), Derek Gee (Can, Israel-PremierTech) e Juri Hollmann (Ger, Movistar Team).

Il passaggio alla Foresta di Arenberg è stato il primo momento di svolta della corsa con Van der Poel, Philipsen, Van Aert, Ganna, Mads Pedersen (Dan, Trek-Segafredo), Stefan Küng (Svi, Groupama-FDJ) e John Degenkolb (Ger, Team DSM) all’attacco per riportarsi sui quattro fuggitivi mentre alle loro spalle hanno dovuto dire addio alle proprie ambizioni Peter Sagan (Svk, TotalEnergies), il vincitore uscente Dylan Van Baarle (Ola, Jumbo Visma) e Kasper Asgreen (Dan, Soudal-Quick Step) a causa di una caduta, unitamente a Christophe Laporte (Fra, Jumbo Visma) per una foratura.

La malasorte si è accanita su Degenkolb finito a terra e su Van Aert per una foratura durante il passaggio al Carrefour de l’Arbre con via libera per Van der Poel alla conquista della vittoria (firmando la Roubaix più veloce di tutte con i 46,841 km/h di media) che è stata una semplice passerella negli ultimi 15 chilometri fino al velodromo. Alle sue spalle Philipsen ha regolato Van Aert nello sprint per la seconda piazza.

“La squadra si è comportata benissimo, la Roubaix è una corsa dove ci vogliono gambe e un pizzico di fortuna, alla luce della caduta di Degenkolb e la foratura di Van Aert. A me oggi è andato tutto alla perfezione, posso dire di non essermi mai sentito così forte” ha dichiarato Van der Poel, straripante, generoso e all’altezza in tutto e per tutto in ogni settore di pavè. A lui il classico blocco di pietra come trofeo che, invece, non sono riusciti a conquistarlo il padre Adrie e il nonno Raymond Poulidor nel secolo scorso.

Esausto Filippo Ganna, al culmine di una gara tutta grinta e cuore: “Gli ultimi chilometri non sembravano passare mai. Alla fine mi sono mancate un po’ le gambe,. Purtroppo non è bello vedere colleghi che non collaborano perché dicono che hanno i crampi e nel finale ti fanno la volata. Ho capito che posso tornare qui per giocarmela fino in fondo. Adesso penso a recuperare per riprendere al Giro d’Italia”.

Settima piazza per uno sconsolato e in lacrime Degenkolb dopo la sfortunata caduta a Carrefour de l’Arbre, l’ultimo corridore a firmare, non a caso, nello stesso anno (2015) la doppietta Milano – Sanremo e Parigi – Roubaix.

ORDINE D’ARRIVO 120°PARIGI-ROUBAIX

1° Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Deceuninck) 257 km in 5.28’41” media 46,841 km/h

2° Jasper Philipsen (Bel, Alpecin-Deceuninck) a 46”

3° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma)

4° Mads Pedersen (Dan, Trek – Segafredo) a 50”

5° Stefan Küng (Svi, Groupama – Fdj)

6° Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)

7° John Degenkolb (Ger, Team DSM) a 2’35”

8° Max Walscheid (Ger, Cofidis) a 3’31”

9° Laurenz Rex (Bel, Intermarché – Circus – Wanty) a 3’35”

10° Christophe Laporte (Fra, Jumbo-Visma) a 4’11”

11° Gianni Vermeersch (Bel, Alpecin Deceninck)

12° Florian Vermeersch (Bel, Lotto Dstyn)

13° Sjoerd Bax (Ola, UAE Team Emirates)

14° Nathan Van Hooydonck (Bel, Jumbo Visma)

15° Aleksander Kristoff (Nor, Uno-X Pro Cycling Team)

19° Matteo Trentin (UAE Team Emirates)

20° Jasper Stuyven (Bel, Trek Segafredo)

21° Luca Mozzato (Team Arkea Samsic)

29° Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorius)

36° Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team)

41° Andrea Pasqualon (Bahrain Victorius)

77° Alberto Dainese (Team DSM) a 12’55”

108° Antonio Puppio (Q36.5 Pro Cycling Team)

111° Edoardo Affini (Jumbo Visma) a 20’15”

Photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency

Luca Alò
10/04/2023