Coppa Davis a Sassari, Binaghi: Trofeo da condividere, è un successo di tutti gli italiani

Continua in Sardegna il Trophy Tour che permetterà a tutti gli appassionati di ammirare da vicino la Coppa Davis. Il trofeo resterà esposto nella sede della Torres a Sassari fino al 31 dicembre. Le parole di Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel

di Lazzaro Cadelano | 28 dicembre 2023

TROPHY TOURCOPPA DAVIS
Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, risponde alle domande dei giornalisti a Sassari per il Trophy Tour della Coppa Davis (Foto FITP)
Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, risponde alle domande dei giornalisti a Sassari per il Trophy Tour della Coppa Davis (Foto FITP)

Seconda tappa del tour della Coppa Davis in Sardegna: dopo Alghero, l’Insalatiera sarà esposta al circolo Torres Tennis “Antonio Bozzo” di Sassari. La presentazione ufficiale questa mattina alla presenza del presidente FITP Angelo Binaghi. Con lui, al tavolo d’onore, il presidente del club Gavino Caddia e il vicepresidente Marco Ticca. Presenti, a dimostrazione della vicinanza e della sinergia tra società e l’Amministrazione, gli assessori Carlo Sardara (Assessore al Bilancio e tributi e alle Infrastrutture) e Rosanna Arru (Assessora ai Lavori pubblici, Gestione del Patrimonio e Strutture sportive).

“Un’anomalia” così l’ha definita Angelo Binaghi, nel senso buono del termine, la presenza della Coppa Davis a Sassari e in particolare nel circolo della Torres. “Abbiamo chiesto che il trofeo toccasse tutte le città in cui in questi 47 anni è stata disputata una Coppa Davis, cercando però di fare in modo che questa coppa uscisse dai circoli di tennis e transitasse in luoghi importanti, iconici, del nostro Paese perché deve essere condivisa con gli italiani, non solo i tennisti, perché è un successo di tutti gli italiani. Per questo il trofeo qui alla Torres si può definire un’anomalia: la Coppa Davis è la più antica manifestazione a squadre del mondo, la Torres Tennis è la più antica società di tennis della nostra regione. Sono due primati assoluti. E la storia di questo sport in Sardegna, così come posso anche dire per me stesso, sarebbe diversa se non ci fosse stata la Torres. Sono cresciuto, nella mia carriera agonistica, in un’epoca in cui era difficile andare in Continente e ho avuto una frequentazione assidua in questo circolo e ho avuto modo e piacere di trovare e scoprire tanti amici e grandi persone e grandi dirigenti. Tutte le volte che sono stato qui mi sono sentito a casa e fa un po’ strano dirlo da cagliaritano”.

La Coppa Davis a Sassari (Foto FITP)

Davanti alla domanda del vice presidente Ticca, che ha chiesto al presidente Binaghi cosa dovesse fare una società come la Torres “per imparare a guidare questa Ferrari in cui siamo seduti a bordo”, il presidente della FITP ha invitato a “guardare avanti e non indietro. Dobbiamo guardare quello che faremo e non solo quello che abbiamo fatto. “In questi 15 anni siamo lo sport che è più cresciuto in Italia, lo dicono i numeri, nel frattempo abbiamo preso lo sport che sta crescendo di più, il Padel, e anziché diventare uno scomodo concorrente è diventato un compagno di doppio. Dove potremmo arrivare non lo so, però dico che è il momento di investire nel tennis, in termini di tempo, di passione e qui mi riferisco ai dirigenti che ora più che mai possono raccogliere le soddisfazioni per cui si è lavorato tanto”.

Dici Coppa Davis e Sassari e subito il ricordo ritorna al 1999 a quella sfida definita dallo stesso presidente Binaghi “drammatica” che poteva essere una sconfitta dopo essere stati sotto 2-1 e invece è stata un’altra vittoria “come tutte le otto volte in cui un incontro di Coppa Davis si è disputato in Sardegna, un primato in termini di edizioni e di vittorie per la Sardegna”. Ecco perché negli occhi dei dirigenti della Torres è chiaro l’onore di ospitare il Trofeo.

Il padrone di casa, il presidente della Torres Gavino Caddia, è stato breve ma ha riassunto tutto l’orgoglio della scelta: “Siamo onorati di poter ospitare la Coppa Davis, lo consideriamo un privilegio soprattutto alla luce del fatto che la Coppa girerà l’Italia, sarà esposta in tanti luoghi importanti delle città italiane ma solo in un circolo prima di tornare a Bologna: qui alla Torres, e non posso che ringraziare il Presidente Angelo Binaghi, che non solo ha voluto condividere con gli italiani la gioia di vedere da vicino l’Insalatiera ma ci ha concesso di averla qui nella nostra sede”.

Oggi, ha sottolineato il vice presidente Marco Ticca,“ci troviamo a festeggiare e onorare una vittoria che mancava dal 1976 e poter vedere da vicino un trofeo che ha girato il Mondo. Siamo orgogliosi di questa scelta ancor di più perché come ha spiegato il presidente Binaghi è un’eccezione che sia in un circolo di tennis e siamo doppiamente felici per questo”.

Un trofeo, e un successo che può significare tanto per la Torres: “Crediamo – ha sottolineato Ticca – che vedere questo trofeo e poter vedere i giovani tennisti italiani ottenere questi grandi risultati possa alimentare l’entusiasmo dei nostri tennisti che oggi sono presenti numerosi, sia della Scuola che dell’Agonistica, con la divisa ufficiale, fieri di far parte di questa società”.

Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi nella sede della Torres a Sassari per il Trophy Tour della Coppa Davis (Foto FITP)

L’Amministrazione comunale, rappresentata dagli Assessori Rosanna Arru e Carlo Sardara, che hanno espresso “la vicinanza del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale all’evento e alla Torres”. In particolare tre parole sono state sottolineate dall’Assessora allo Sport: “Orgoglio, soddisfazione e prestigio, in particolare quello di questo circolo che ha da poco compiuto 120 anni e che hanno quindi significato tanto nella storia del tennis regionale e non solo”. La presentazione della Coppa Davis “è una dimostrazione ulteriore del lavoro di squadra che viene fatto costantemente con la Torres Tennis e dimostra che quando le società sportive sono gestite in maniera manageriale e professionale i risultati si ottengono” ha sottolineato l’Assessore Sardara.

Che si chiama Carlo come Sciarra. Il vicepresidente Ticca ci ha tenuto a sottolineare “i due Carlo che hanno fatto tanto per la Torres, Sciarra e Sardara”. Proprio Carlo Sciarra, sassarese Doc, prima dirigente Torres e poi, come ha detto Binaghi “l’abbiamo portato a Roma” dove ricopre il ruolo di responsabile dell’organizzazione delle Davis e Billie Jean King Cup in Italia. Per lui una soddisfazione doppia: “Un grande orgoglio aver ottenuto questo successo e una grande onore essere riusciti a portarla alla Torres”. E il pensiero torna indietro al 1999: “Quella sfida per rimanere nel World Group contro la Finlandia fu frutto di un’organizzazione lampo, a ridosso della scadenza dei termini, in Grecia. Tra perplessità e dubbi la portammo a Sassari e avevamo tutti gli occhi puntati addosso, per fortuna arrivò una vittoria, seppur soffrendo. Quella come tutte le altre sfide disputate in Sardegna sono state tramutate in vittorie”.
E non è azzardato dire che anche quella sfida a Sassari nel 1999 sia stata un tassello come tutte le altre negli anni seguenti che hanno portato al trionfo di Malaga.

L’inaugurazione della tappa di Sassari del Trophy Tour della Coppa Davis (Foto FITP)

COPPA DAVIS, LE PROSSIME TAPPE DEL TROPHY TOUR

La Coppa Davis sarà esposta a Sassari fino al 31 dicembre, per poi spostarsi nell’Aula Consiliare di Arzachena dal 2 al 4 gennaio 2024. L’”Insalatiera d’argento” sarà ancora in Sardegna, a Cagliari, dal 5 al 12 gennaio nella sede espositiva dell’Archivio storico.

La tappa successiva toccherà Milano, a Palazzo Marino, dal 18 al 24 gennaio.

Ufficio Stampa