Ciclismo> Giro d’Italia: il condor Nairo Quintana pigliatutto in cima al Blockhaus

Quintana

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Nella storia recente del Giro d’Italia gli arrivi in salita della prima settimana sono sempre stati fatali: archiviata in poco tempo l’Etna dove i big hanno corso in maniera troppo guardinga, le dure rampe del Blockhaus hanno scosso la classifica generale e messo le ali al “condor” Nairo Quintana (Movistar Team) che ha fatto sua la nona tappa partita da Montenero di Bisaccia. Sul podio il francese Thibaut Pinot (Fdj) e l’olandese Tom Dumoulin (Team Sunweb), attardato Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) che ha provato in tutti i modi e in tutte le maniere a difendersi dai ripetuti attacchi di Quintana che, a sua volta, è ritornato a vestire dopo tre anni la Maglia Rosa.
Corsa caratterizzata dalla fuga di Alexey Tstatevich (Rus, Gazprom – RusVelo), Mads Pedersen (Dan, Trek – Segafredo), Marco Marcato e Sacha Modolo (UAE Team Emirates), Omar Fraile (Spa, Dimension Data), Jan Tratnik (Slo, CCC Sprandi Polkowice), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Luis Leon Sanchez (Spa, Astana), Matteo Busato (Wilier – Selle Italia), Iljo Keisse (Bel, QuickStep – Floors), Pierre Rolland (Fra, Cannondale – Drapac) e Tomasz Marczynski (Pol, Lotto Soudal) con i traguardi volanti di Vasto e Chieti ad appannaggio di Tsatevich.
Una volta esaurita la rincorsa del gruppo Maglia Rosa sui fuggitivi che hanno alzato bandiera bianca a 15 chilometri dall’arrivo, sotto la spinta della Movistar Team, brivido per un incidente causato da una moto della Polizia Stradale ferma a bordo strada ad attendere i ritardatari. A terra gran parte del Team Sky con lo spagnolo Mikel Landa e il britannico Geraint Thomas, oltre al compagno di squadra Diego Rosa e al britannico Adam Yates dell’Orica-Scott, estromessi sfortunatamente dalla bagarre per la conquista dei quartieri alti della classifica ed abbastanza malconci dopo l’impatto con gli altri corridori caduti.
Sulle prime rampe del Blockhaus, percorrendo l’inedito e temuto versante di Roccamorice, da sottolinare il ritmo indiavolato impresso dalla Movistar Team: il primo big a cedere è stato Bob Jungels (Quick Step Floors) poi Quintana è riuscito a fare la differenza al quarto affondo personale mettendo in difficoltà Nibali e qualche chilometro dopo anche Pinot ha pagato dazio salendo col proprio passo insieme a Dumoulin e Bauke Mollema (Ola, Trek Segafredo).
Il Blockhaus era la salita temuta da tutti e Quintana l’ha affrontata da vero padrone rifilando 24” a Pinot e Dumoulin, 41” a Mollema, 1’00” a Nibali, 1’08” a Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale) con la classifica generale che vede Quintana al comando con 28” su Pinot, 30” su Dumoulin, 51” su Mollema, 1’10” su Nibali e 1’28” su Pozzovivo.
Una Movistar compatta e perfetta al servizio del proprio capitano: dopo il giorno di riposo Quintana è atteso in un test molto importante con la cronometro di 40 chilometri da Foligno a Montefalco (ondulata negli ultimi 25 chilometri) dove il corridore colombano dovrà difendersi in primis dallo specialista Dumoulin che partirà col favore dei pronostici in una tappa che potrebbe ridisegnare la classifica sulla base dei verdetti emessi nella prima prova contro il tempo del Giro 2017.
La tappa del Blockhaus ha messo in mostra un bravo Davide Formolo della Cannondale Drapac (decimo all’arrivo a 2’35” da Quintana e ottavo nella generale a 2’45” dal nuovo capoclassifica) che ha spodestato Jungels nella classifica di miglior giovane under 25 indossando la maglia bianca: per il corridore veronese già vincitore di una tappa al Giro d’Italia 2015 (Chiavari-La Spezia) l’occasione di centrare l’obiettivo della maglia bianca, misurare i propri limiti in una gara a tappe di tre settimane e finire il Giro numero 100 tra i primi dieci nella classifica generale.
Sull’incidente avvenuto tra la moto della Polizia Stradale e il gruppo Maglia Rosa è intervenuto il direttore del Giro Mauro Vegni dispiaciuto in prima persona per le condizioni dei corridori caduti, sottolineando la fatalità dell’episodio senza rovinare l’immagine e il grande impegno della Polizia Stradale che da 70 anni affianca la Corsa Rosa per garantire la tutela viabile della corsa ai corridori e all’intera carovana.
ARRIVO NONA TAPPA
1 – Nairo Quintana (Movistar Team) – 149 km in 3h44’51”, media 39,759 km/h
2 – Thibaut Pinot (FDJ) at 24″
3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) s.t.
4 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) a 41″
5 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’00”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Thibaut Pinot (FDJ) a 28″
3 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 30″
4 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) a 51″
5 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’10”

Luca Alò
15/05/2017