Ciclismo> L’Amstel Gold Race nelle mani di Micheal Valgren

In Olanda il Trittico delle Ardenne si è aperto con la straordinaria vittoria del danese Micheal Valgren (Astana) all’Amstel Gold Race nell’unica classica olandese del calendario mondiale dell’UCI World Tour sulla distanza di 263 chilometri.

Il cambiamento del tracciato ha reso ancora più entusiasmante la “classica della birra” infarcita di ben 35 cotes e con un passaggio in meno sul Cauberg (la salita simbolo della corsa) dando vita una gara più aperta ed incerta fino alla fine.

È durata più di 230 chilometri e con un vantaggio intorno ai 10 minuti la fuga di Willie Smit (Katusha Alpecin), Tsgabu Grmay (Trek Segafredo), Matteo Bono (UAE Team Emirates), Oscar Riesebeek (Roompot Nederlandse Loterij), Marco Tizza (Nippo Vini Fantini-Europa Ovini), Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen Baloise), Bram Tankink (Lotto NL Jumbo), Lawson Craddock (EF Drapac) e Eddie Dunbar (Aqua Blue Sport) che si sono visti ridurre il margine negli ultimi quaranta chilometri sotto la spinta dell’Astana, del Team Sky e della Quick Step.

A 30 chilometri dal traguardo, Ion Izagirre (Bahrain Merida) ha tentato l’allungo con grande determinazione per rompere gli equilibri nel gruppo dei big rimasto orfano di Rigoberto Uran (EF Drapac) a causa di una caduta.

Dopo una serie di tentativi andato a vuoto per Roman Kreuziger (Mitchelton Scott) ed Enrico Gasparotto (Bahrain Merida) e successivamente di Greg Van Avermaet (Bmc) e Rudy Molard (Groupama Fdj), la penultima asperità del Geulhemmerberg ha lanciato all’attacco Alejandro Valverde (Movistar) che si è trascinato dietro Tim Wellens (Lotto Soudal), il campione del mondo Peter Sagan (Bora Hansgrohe), Julien Alaphilippe (Quick Step Floors), Jakob Fulgsang e Micheal Valgren (Astana) riportandosi su alcuni superstiti della fuga principale.

Dietro Van Avermaet, il vincitore uscente Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) e Michal Kwiatkowski (Team Sky) hanno accusato il colpo rimanendo leggermente staccati dai corridori in avanscoperta.

Approfittando dell’esitazione di Sagan e Valverde che pensavano ad una conclusione di sprint, a 2 chilometri dal traguardo ecco il colpo da finisseur di Valgren ed anche Kreuziger ha colto l’attimo seguendo il corridore danese.

All’arrivo Valgren ha dimostrato di essere il più forte con la sua formidabile progressione lasciando sul posto Kreuziger (che ambiva alla seconda vittoria in carriera all’Amstel dopo il trionfo nel 2013) mentre al terzo posto si è classificato uno straordinario Gasparotto che è andato all’attacco per evitare clienti pericolosi in volata come Sagan e Valverde rispettivamente al quarto e al quinto posto.

L’Amstel Gold Race è stata l’ultima della carriera per Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini Europa Ovini), al via della corsa olandese a dieci anni dal suo ultimo trionfo in cima al Cauberg (dove era posto il vecchio traguardo): per il corridore veronese è stata la sua ultima partecipazione in una gara world Tour per ricambiare l’affetto del meraviglioso pubblico olandese che tutti gli anni si riversa sulle strade nella celeberrima classica della birra.

ORDINE D’ARRIVO

1. Michael Valgren (Dan, Astana Pro Team) in 6h40’072

2. Roman Kreuziger (Cze, Mitchelton-Scott)

3. Enrico Gasparotto (Ita, Bahrain-Merida) a 2″

4. Peter Sagan (Svk, Bora-Hansgrohe) a 19″

5. Alejandro Valverde (Spa, Movistar Team)

6. Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal)

7. Julian Alaphilippe (Fra, Quick-Step Floors)

8. Jakob Fuglsang (Dan, Astana Pro Team) a 23″

9. Lawson Craddock (USA, EF Education First-Drapac Cannondale) a 30″

10. Jelle Vanendert (Bel, Lotto Soudal) a 36″

Luca Alò
19/04/2018