Ciclismo> Amstel Gold Race: Philippe Gilbert stacca tutti sul Cauberg

Philippe Gilbert atto terzo all’Amstel Gold Race: il fuoriclasse belga ci ha preso ancora gusto scattando di potenza sulla salita del Cauberg, il punto chiave della corsa (800 metri al 12%) precedendo sul traguardo il belga Jelle Vanendert (Lotto Belisol) e l’australiano Simon Gerrans (Orica-GreenEdge).
L’Amstel Gold Race è l’evento di un giorno, il più giovane del calendario World Tour, che si corre nella regione del Limburgo in Olanda quasi ai confini con il Belgio dove sono stati disputati più campionati del mondo dal 1938 ad oggi.
L’Amstel Gold Race è partita dal centro di Maastricht per terminare sulla collina del Cauberg a Valkenburg dopo 254 chilometri e ben 33 strappi disseminati lungo il percorso tra cui nel finale il Kruisberg, l’Eysebosweg e il Keutenberg con 31 italiani in gara tra cui Vincenzo Nibali (Astana), Diego Ulissi (Lampre Merida), Damiano Cunego (Lampre Merida) ed Enrico Gasparotto (Astana) gli ultimi due vincitori azzurri dell’Amstel rispettivamente nel 2008 e nel 2012.
La classica dell’ormai nota birra si è decisa negli ultimi 24 chilometri dopo la terza scalata sul Cauberg. Il ritmo forsennato ha messo fine all’avventura di Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e Christophe Riblon (Ag2r-La Mondiale) che sono stati i superstiti della lunga fuga iniziale che vedeva tra i protagonisti anche Nicola Boem (Bardiani Csf).
Ai piedi del Cauberg l’ex olimpionico 2008 Samuel Sanchez Gonzalez (Bmc Racing Team) sferrava l’allungo che ha complicato i piani della Movistar e della Orica GreenEdge ma non quelli del suo capitano Gilbert che si è fatto trovare pronto a scattare sul lato sinistro della strada con una forza devastante sulle gambe quando mancavano 3 chilometri al traguardo nello stesso punto in cui attaccò e vinse il campionato del mondo 2012. Una stoccata quella di Gilbert degna dei tempi d’oro che è stata premiata sotto l’arrivo: una vittoria voluta e cercata con grande caparbietà mentre alle sue spalle è stata notte fonda per gli inseguitori con Vanendert, Gerrans, il polacco Michal Kwiatowski (Omega Pharma-Quick Step) e lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) che non hanno avuto il tempo e le gambe per ricucire sulla sparata dell’ex campione del mondo.
“I miei compagni di squadra hanno fatto un grande lavoro prima dell’ascesa finale al Cauberg – ha detto Gilbert – per mettermi nella posizione migliore. Durante il briefing prima della partenza, è stato indicato Samuel Sanchez a fare un attacco ai piedi del Cauberg. Ho solo aspettato il momento migliore per attaccare ed allo stesso tempo è stato quello più difficile per tutti gli avversari”.

Luca Alò
24/04/2014