Dal 2015 è ancora il regno di Anna Van der Breggen alla Freccia Vallone femminile, la corsa molto cara alla fuoriclasse olandese che ha domato il tosto muro di Huy per il settimo anno consecutivo, piegando la concorrenza della polacca Katarzyna Niewadoma e della campionessa italiana Elisa Longo Borghini.
La settima prova dell’UCI Women’s World Tour si è disputata su un percorso di 130,2 chilometri con otto salite, compresa quella finale e decisiva del Muro di Huy, un’ascesa durissima di 1300 metri al 9.6% di pendenza media e la massima oltre il 20%.
Dal ventesimo chilometro la corsa è stata movimentata da Silvia Magri (Valcar-Travel & Service) e Barbara Sniezynska (Pol, Doltcini – Van Eyck Sport), poi spazio ad un’altra coppia di fuggitive composta dalla campionessa polacca Marta Lach (Ceratizit-WNT) e Femke Gerritse (Ola, Parkhotel Valkenburg)
A mettersi in luce successivamente sono state Lucinda Brand (Ola, Trek Segafredo Women), Anna Henderson (GBr, Jumbo Visma Women) ed Elise Chabbey (Canyon SRAM Racing) con le tre fuggitive che hanno avuto un vantaggio massimo di 1’20”.
Dopo una fuga lampo con un vantaggio massimo di 30 secondi della campionessa nazionale statunitense Ruth Winder (Trek Segafredo Women) sulla penultima salita de la Côte de Chemin des Gueuses, a 9 chilometri dall’arrivo, il finale di corsa verso l’ultima scalata al Muro di Huy si è cristallizzato sulla contesa tra le migliori con l’iridata Anna Van der Breggen in compagnia di Demi Vollering (SD Worx), Mavi Garcia (Spa, Ale’ BTC Ljubljana), Annemiek Van Vleuten (Ola, Movistar Team), Katarzyna Niewiadoma (Pol, Canyon-SRAM Racing), Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), Cecilie Uttrup Ludwig (Dan, FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope), Amanda Spratt (Aus, Team BikeExchange), Juliette Labous (Fra, Team DSM) e l’ex fuggitiva Winder.
Proprio nel punto più duro del muro sopra il 20%, Niewadoma ha provato in tutti i modi a mettere in difficoltà Van Breggen che, agevolmente, ha staccato di ruota la diretta rivale involandosi per la settima volta consecutiva alla conquista del traguardo. Podio regale per Longo Borghini che ha sopravanzato all’ultimo metro un’avversaria del calibro della campionessa europea Van Vleuten.
Per Van der Breggen, la vittoria alla Freccia Vallone è l’apice di una carriera portata avanti ai massimi livelli in 11 anni di professionismo con all’attivo due Mondiali su strada e uno a cronometro, un titolo Europei tra strada e crono, la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 nella prova in linea, la classifica finale dell’UCI Women’s World Tour nel 2017 e tre edizioni del Giro Rosa (2015-2017-2020). Ha annunciato il ritiro dal ciclismo agonistico e lo farà al termine della stagione corrente per assumere nel 2022 un ruolo di direttore sportivo con la sua attuale squadra di appartenenza SD Worx.
ORDINE D’ARRIVO FRECCIA VALLONE FEMMINILE
1° Anna Van der Breggen (Ola, Team SD Worx) 130,2 km in 3.28’27” media 37,477 km/h
2° Katarzyna Niewiadoma (Pol, Canyon-SRAM Racing) a 2”
3° Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) a 6”
4° Annemiek Van Vleuten (Ola, Movistar Team Women)
5° Mavi Garcia (Spa, Ale’ BTC Ljubljana) a 22”
6° Juliette Labous (Fra, Team DSM) a 28”
7° Ruth Winder (USA, Trek-Segafredo) a 31”
8° Cecilie Uttrup Ludwig (Dan, FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) a 32”
9° Amanda Spratt (Aus, Team BikeExchange) a 35”
10° Demi Vollering (Ola, Team SD Worx) a 42”
11° Marianne Vos (Ola, Jumbo-Visma Women Team) a 1’32”
12° Ashleigh Moolman-Pasio (RSA, Team SD Worx) a 1’36”
13° Erica Magnaldi (Ceratizit-WNT Pro Cycling Team) a 1’38”
14° Krista Doebel-Hickok (USA, Rally Cycling) a 1’39”
15° Katrine Aalerud (Nor, Movistar Team Women) a 1’42”
26° Soraya Paladin (Liv Racing) a 2’21”
37° Barbara Malcotti (Valcar-Travel & Service) a 3’39”
53° Federica Piergiovanni (Valcar-Travel & Service) a 5’59”
63° Lara Vieceli (Ceratizit-WNT Pro Cycling Team)
71° Tatiana Guderzo (Ale’ BTC Ljubljana) a 10’14”
73° Alice Maria Arzuffi (Valcar-Travel & Service)
77° Nadia Quagliotto (BePink)
Luca Alò
23/04/2021