Ciclismo> Il britannico Tom Pidcock fa bella figura alle Strade Bianche: fuga solitaria e vittoria

Uno strepitoso Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) ha incantato il meraviglioso palcoscenico delle Strade Bianche e di Piazza del Campo a Siena con una lunga cavalcata solitaria negli ultimi 50 chilometri che ha riportato alla mente la medesima impresa compiuta dallo sloveno Tadej Pogacar lo scorso anno.

L’attacco da lontano del britannico Pidcock è stato premiato con la prima vittoria in assoluto in una corsa di un giorno catalogata UCI World Tour, respingendo gli assalti dei più immediati inseguitori con Valentin Madouas (Fra, Groupama FDJ) e Tiesj Benoot (Bel, Jumbo Visma) a completare il podio della Classica del Nord più a Sud d’Europa.

Giunta alla sua 17°edizione e organizzata da RCS Sport, sono stati 173 corridori alla partenza di questa gara contraddistinta da 11 tratti di sterrato in 63 dei 184 chilometri del percorso.

Nonostante le defezioni del vincitore uscente Pogacar e del belga Wout Van Aert, la corsa senese è risultata comunque di alto livello tecnico e agonistico. Dal chilometro 30 via libera dal gruppo per Sven Erik Bystrom (Nor, Intermarché Circus Wanty), Ivan Romeo (Spa, Movistar Team) e Alessandro De Marchi (Jayco AlUla) per la prima volta in fuga alle Strade Bianche.

Durante la percorrenza dell’ottavo settore di sterrato a Monte Sante Marie (il più lungo di tutto il tracciato con i suoi 11 chilometri e intitolato a Fabian Cancellara, tre volte vincitore nell’albo d’oro), lasciando la momentanea compagnia di Alberto Bettiol (EF Education EasyPost) e di Andrea Bagioli (Soudal Quick Step), uno scatenato Pidcock se n’è andato via indisturbato con un capolavoro in discesa per andare a riprendere i tre battistrada, staccarli a 25 chilometri dal traguardo (passaggio sul nono settore di sterrato a Monteaperti) e capitalizzare l’azione con una netta vittoria in solitudine.

Alle spalle del battistrada, lotta nel drappello degli inseguitori per certificare le piazze d’onore in quest’ordine al traguardo di Piazza del Campo con vari distacchi: secondo Madouas, terzo Benoot, quarto Alberto Rui Costa (Por, Intermarché Circus Wanty), quinto il campione nazionale ungherese Attila Valter (Jumbo Visma), sesto Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorious), settimo Pello Bilbao (Spa, Bahrain Victorious), ottavo Romain Gregoire (Fra, Groupama FDJ), nono e primo degli italiani Davide Formolo (UAE Team Emirates). Lontano dalle prime posizioni l’olandese Mathieu Van der Poel dell’Alpecin Deceuninck che si è presentato non al top della condizione in quanto alla sua prima gara su strada del 2023 dopo il trionfo al Mondiale di ciclocross di un mese fa.

Quella di oggi, con una media di 40,636 km/h, è la Strade Bianche più veloce della storia facendo meglio del 2011 (40,079 km/h) mentre grazie a Tom Pidcock la Gran Bretagna è la dodicesima nazione a vincere questa corsa in 17 edizioni.

“La Strade Bianche è la mia corsa preferita. Tutto è bellissimo, scenario, strade, il calore del pubblico. Il percorso si addice alle mie caratteristiche, mi sono divertito in corsa anche se ho sofferto molto negli ultimi 20 km. Nel finale, con gli inseguitori che si avvicinavano, ho cominciato a chiedermi se attaccare così da lontano fosse stata una mossa stupida. Posso presentarmi alle prossime classiche con meno pressione perchè ho già vinto una corsa importante” ha dichiarato Tom Pidcock, campione olimpico della mountain bike a Tokyo 2021, iridato del ciclocross nel 2022, al quarto successo in carriera tra i professionisti nelle gare su strada e vincitore in Italia del Giro Under 23 nel 2020.

Così il secondo classificato Valentin Madouas, figlio dell’ex professionista Laurent: “Tom Pidcock merita tutti i complimenti, ha speso tantissime energie ma ha dimostrato di essere il più forte. Sono un po’ dispiaciuto perchè sono caduto rientrando sul gruppo di Pidcock solo 5 km prima del suo attacco. Ho pagato le conseguenze di questa caduta fino alla fine ma so che in futuro tornerò qua alle Strade Bianche perchè è una corsa magica”.

Tiesj Benoot, terzo al traguardo e già vincitore delle Strade Bianche nel 2018: “Un podio alla Strade Bianche è sempre un ottimo risultato. Il mio sbaglio più grande è stato non reagire all’azione di Pidcock ma credevo che fosse un attacco troppo anticipato. Complimenti a lui, è stato il migliore di tutti”.

Davide Formolo: “Come squadra avremmo potuto fare una bella gara, ma non è andata come volevamo. Ho perso l’attimo giusto quando Pidcock ha attaccato. Io ero con Bettiol e Bagioli e non siamo riusciti a ricucire il buco. Il mio compagno di squadra Tim Wellens ha avuto un problema meccanico ed era impossibile per lui tornare davanti, peccato perché aveva le gambe per fare un grande risultato come del resto io. Mi sento bene e ora testa alla Tirreno-Adriatico a fianco dei due capitani Almeida e Yates”.

ORDINE D’ARRIVO STRADE BIANCHE

1° Tom Pidcock (GBr, Ineos Grenadiers) 184 km in 4.31’41” media 40,636 km/h

2° Valentin Madouas (Fra, Groupama-FDJ) a 20”

3° Tiesj Benoot (Bel, Jumbo-Visma) a 22”

4° Alberto Faria Rui Costa (Por, Intermarché-Circus-Wanty) a 23”

5° Attila Valter (Hun, Jumbo-Visma)

6° Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorious) a 34”

7° Pello Bilbao (Spa, Bahrain Victorious) a 1’04”

8° Romain Grégoire (Fra, Groupama-FDJ) a 1’18”

9° Davide Formolo (UAE Team Emirates) a 1’23”

10° Andreas Kron (Dan, Lotto Dstny) a 1’35”

11° Alexey Lutsenko (Kaz, Astana Qazaqstan Team) a 1’44”

12° Quinn Simmons (USA, Trek-Segafredo) a 1’46”

13° Tim Wellens (Bel, UAE Team Emirates)

14° Diego Ulissi (UAE Team Emirates)

15° Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Deceuninck)

16° Alex Aranburu (Spa, Movistar Team)

17° Toms Skujins (Lat, Trek-Segafredo)

18° Michal Kwiatkowski (Pol, Ineos Grenadiers)

19° Thibaut Pinot (Fra, Groupama-FDJ)

20° Warren Barguil (Fra, Team Arkéa-Samsic)

21° Filippo Zana (Team Jayco-AlUla)

30° Andrea Bagioli (Soudal Quick-Step) a 1’58”

33° Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty) a 2’04”

39° Alessandro De Marchi (Team Jayco-AlUla) a 5’24”

40° Alessandro Verre (Team Arkéa-Samsic) a 5’41”

43° Julian Alaphilippe (Fra, Soudal Quick-Step) a 5’55”

45° Greg Van Avermaet (Bel, AG2R Citroën Team) a 5’59”

49° Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious) a 7’50”

53° Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) a 8’59”

59° Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team) a 9’03”

62° Davide Gabburo (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) a 9’05”

69° Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a 9’13”

Photo Ivan Benedetto/SprintCyclingAgency©2023 – Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency©2023 –

Luca Alò
05/03/2023