Ciclismo> Mathieu Van der Poel maestoso ed implacabile sugli sterrati delle Strade Bianche

A Siena, Mathieu Van der Poel ha messo a segno un altro dei suoi capolavori e non si è lasciato sfuggire la prestigiosa “Classica del nord più a sud d’Europa”: primo hurrà in carriera per l’olandese dell’Alpecin Fenix alle Strade Bianche, a poco più di un mese dalla conquista del Mondiale di ciclocross in Belgio.

Tra gli sfidanti e i battuti illustri nei primi dieci dell’ordine di arrivo della corsa toscana il francese Julian Alaphilippe (campione del mondo in carica), il colombiano Egan Bernal (vincitore del Tour de France nel 2019 e tra i pretendenti del prossimo Giro d’Italia), il belga Wout Van Aert (vincitore delle Strade Bianche e della Milano-Sanremo nel 2020), lo sloveno Tadej Pogacar (re del Tour de France 2020 e fresco vincitore dell’UAE Tour), il britannico Tom Pidcock (neoprofessionista molto promettente, vincitore del Giro d’Italia Under 23 nel 2020 e plurimedagliato ai Mondiali strada, cronometro e ciclocross nelle categorie juniores e under 23) e il danese Jakob Fuglsang (vincitore del Lombardia nel 2020). Non nomi messi a caso bensì il top a livello mondiale del ciclismo allo stato attuale (tra gli specialisti delle gare di un giorno e di quelle a tappe) insieme al fenomeno Van der Poel (pluri iridato nel ciclocross e vincitore del Giro delle Fiandre nel 2020).

È la prima corsa italiana del calendario internazionale UCI World Tour che è entrata sempre più nel gradimento di tutti i corridori per il gusto di partecipare e per misurarsi sulle insidiose crete senesi con 11 settori di strada bianca in 63 chilometri dei 184 totali come da programma con partenza e arrivo a Siena (175 gli atleti al via in rappresentanza di 25 squadre).

Nel 2020 fu il simbolo della ripartenza del ciclismo mondiale del post lockdown e quest’anno è tornata nella sua collocazione naturale di inizio marzo: solo per l’unicità del percorso e per il cast di partecipanti a livello mondiale, le Strade Bianche meritano di essere annoverate tra le Classiche Monumento del ciclismo insieme alla Milano-Sanremo, al Giro delle Fiandre, alla Parigi-Roubaix, alla Liegi-Bastogne-Liegi e al Giro di Lombardia.

La corsa ha preso subito un ritmo vivace e solo dopo 50 chilometri dalla partenza via libera alla fuga di Simone Bevilacqua (Vini Zabù), Kévin Ledanois (Fra, Arkéa Samsic) e Philipp Walsleben (Ger, Alpecin-Fenix), Simone Petilli (Intermaché Wanty Gobert), Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè), Filippo Tagliani (Androni-Sidermec), Samuele Rivi (Eolo-Kometa) e Tosh Van der Sande (Bel, Lotto Soudal).

Con un vantaggio massimo di 3’55” minuti al chilometro 71, la fuga è stata neutralizzata dal gruppo, guidato dalla Jumbo-Visma, a 70 chilometri dal traguardo.

Una serie di attacchi hanno scremato il gruppo dei migliori riducendolo a una trentina di unità ma il passaggio della corsa sull’ottavo settore sterrato di Monte Sante Marie ha provocato una selezione più marcata in cui sono rimasti a condurre l’olandese Van der Poel, Wout Van Aert (Bel, Jumbo Visma), Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-Quick Step), Tom Pidcock (GBr, Ineos Grenadiers), Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers), Michael Gogl (Aut, Qhubeka Assos), Tadej Pogačar (UAE-Emirates) e Quinn Simmons (Usa, Trek-Segafredo) che poi è uscito di scena a causa di una caduta a circa di 20 chilometri dal traguardo.

Dopo una lunga fase di studio negli ultimi tre settori sterrati di Monteaperti, Colle Pinzuto e Le Tolfe, Van der Poel ha provato a dare filo da torcere al resto dei compagni di fuga: in affanno Van Aert, Pidcock, Pogacar e Gogl, ma Bernal e Alaphilippe sono riusciti a resistere allo scatenato corridore dell’Alpecin Fenix dopo il transito sull’ultimo tratto sterrato di Le Tolfe.

La resa dei conti finale all’ultimo chilometro, durante l’ingresso al centro storico di Siena (Porta di Fontebranda e lo strappo di via Santa Caterina con punte al 16%), dove Van der Poel ha lasciato sul posto Alaphilippe e Bernal con una progressione irresistibile che ha spalancato le porte alla seconda vittoria stagionale del fuoriclasse olandese sul traguardo di Piazza del Campo.

Un maestoso Van der Poel ha imposto ad Alaphilippe (secondo a 5”) e a Bernal (terzo a 20”) un ritmo insostenibile ed anche Van Aert ha pagato dazio, giungendo in quarta posizione (51”) in quella che è stata la sua prima gara stagionale su strada.

Di rilievo il quinto posto del 21enne Pidcock con una forma davvero impressionante al debutto tra i professionisti, un anno più giovane di Pogacar che ha pedalato attivamente nelle posizioni di testa per finire in settima posizione.

A completare l’arrivo nei primi dieci l’austriaco Michael Gogl del Team Qhubeka Assos (sesto), l’australiano Simon Clarke del Team Qhubeka Assos (ottavo), il danese Jakob Fuglsang dell’Astana-Premier Tech (nono) e lo spagnolo Pello Bilbao Lopez De Armentia della Bahrain Victorius (decimo).

Seconda vittoria in Italia (tappa Pieve Torina-Loreto della Tirreno-Adriatico nel 2020) per Van der Poel tra i professionisti: “Mi sentivo bene nel finale così ho deciso di attaccare sull’ultima sezione di sterrato. Siamo rimasti in tre e, insieme a Bernal ed Alaphilippe, abbiamo collaborato fino all’ultimo chilometro. Sentivo di avere ancora buone gambe per provare a staccare tutti sull’ultimo strappo e ci sono riuscito. È fantastico trionfare qui in questo modo. La prossima settimana sarò alla Tirreno-Adriatico, potrei provare a puntare una vittoria di tappa e cercherò di prepararmi al meglio in vista della Milano-Sanremo”.

Per l’iridato Alaphilippe svanita la chance di vincere per la seconda volta le Strade Bianche: “Mi piace sempre lottare per la vittoria ma oggi posso dirmi contento di questo podio. Ho fatto del mio meglio e non ho rimpianti. Van der Poel è stato il più forte e lo devo riconoscere. Me ne sono accorto già quando ho provato ad allungare ai 20 km dal traguardo. Sono rimasto concentrato ma nell’ultima salita è stato di un altro livello. Il mio prossimo obiettivo sarà provare a vincere una tappa alla Tirreno-Adriatico”.

Dopo il Giro di Lombardia nel 2019, altro podio rilevante in una corsa in linea UCI World Tour per Bernal, alla sua prima partecipazione in assoluto nella classica degli sterri senesi: “Ad essere sincero è un po’ una sorpresa per me essere tra i primi 3, non sono uno specialista delle gare di un giorno. Salire sul podio con Van der Poel e il campione del mondo Alaphilippe è un grande onore. Mi motiva per i prossimi obiettivi e mi dà fiducia. Con Tom Pidcock abbiamo cercato di restare con i favoriti ma era troppo difficile provare ad andare via da soli. Il finale ha dimostrato che ha vinto chi aveva le gambe migliori”.

ORDINE D’ARRIVO STRADE BIANCHE

1° Mathieu van der Poel (Ned) Alpecin-Fenix) 184 chilometri in 4.40’29” media 39,361 km/h

2° Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-QuickStep) a 5”

3° Egan Bernal Gomez (Col, Ineos Grenadiers) a 20”

4° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 51”

5° Thomas Pidcock (GBr, Ineos Grenadiers) a 54”

6° Michael Gogl (Aut, Team Qhubeka Assos)

7° Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates)

8° Simon Clarke (Aus, Team Qhubeka Assos) a 2’25”

9° Jakob Fuglsang (Den, Astana-Premier Tech)

10° Pello Bilbao Lopez De Armentia (Spa, Bahrain Victorious) a 2’39”

11° Simon Carr (GBr, EF Education-Nippo) a 3’36”

12° Rob Power (Aus, Team Qhubeka Assos ) a 3’45”

13° Tim Wellens (Bel, Lotto Soudal) a 4’19”

14° Gianni Vermeersch (Bel, Alpecin-Fenix) a 4’21”

15° Petr Vakoc (Cze, Alpecin-Fenix) a 4’26”

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò
07/03/2021