Gran Piemonte, gran colpo di Andrea Bagioli nella 107°edizione della corsa più antica al mondo

All’antivigilia de Il Lombardia (la classica delle foglie morte che si svolgerà il 7 ottobre da Como a Bergamo), la Soudal Quick Step colpisce ancora nelle gare di fine stagione in Italia. Dopo l’affermazione a sorpresa di Ilan Van Wilder alla Tre Valli Varesine, Andrea Bagioli ha avuto il lusso di aggiudicarsi il 107°GranPiemonte, una delle corse più antiche del calendario internazionale e ci è riuscito imponendosi davanti ai tre compagni d’avventura del finale di corsa: Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Alex Aranburu (Movistar Team) e Guillame Martin (Cofidis). Il successo di un italiano mancava dal 2018, anno che vide il trionfo di Sonny Colbrelli a Stupinigi.  

L’edizione 2023 della classica piemontese, organizzata da RCS Sport e partita da Borgofranco d’Ivrea con 151 atleti in rappresentanza di 22 team, presentava un percorso prevalentemente pianeggiante nella prima parte e poi tutto un susseguirsi di saliscendi nel territorio canavese in un ampio circuito ricavato attorno l’inedito traguardo di Favria per un totale di 152 chilometri.

Di breve durata, nei primi 63 chilometri di corsa, l’attacco di Alex Bogna (Alpecin Deceuninck), Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Alessandro Tonelli (Green Project Bardiani CSF Faizanè), Kamil Malecki (Q36.5 Pro Cycling Team), Sean Flynn (Team Dsm Firmenich), Nils Brun (Tudor Pro Cycling Team) e Michael Vink (Uae Team Emirates).

Dal chilometro 71 al 139, con un vantaggio massimo di 2’23”, ha preso forma un tentativo di 14 unità con Xandro Meurisse (Alpecin Dceuninck), Harold Tejada (Lidl Trek), Nicolò Buratti (Bahrain Victorious), Bob Jungels (Bora Hansgrohe), Jonathan Klever Caicedo (EF Education EasyPost), Martin Marcellusi (Green Project Bardiani CSF Faizanè), Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), Alberto Faria Rui Costa (Intermarchè Circus Wanty), Hugo Hule (Israel Premier Tech), Jacopo Mosca (Lidl Trek), Dries Devenyns (Soudal Quick Step), Sean Flynn (Team Dsm Firmenich), Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Davide Formolo (UAE Team Emirates) ma senza scampo.

La selezione sull’ultima ascesa di giornata verso Prascorsano (nota anche come salita delle Alpette), a 18 chilometri dal traguardo, è stata impietosa e al contempo fatale per Wout Van Aert (Jumbo Visma) che non ha retto il ritmo degli altri, preferendo salvare le gambe in vista della sua imminente partecipazione al Mondiale Gravel in Veneto.

Dopo lo scollinamento, Bagioli, Hirschi, Martin e Aranburu hanno preso saldamente il comando della corsa e, grazie alla reciproca collaborazione, hanno tenuto a debita distanza ciò che rimaneva del gruppo inseguitore.

Aranburu prendeva in testa il rettilineo finale ma con uno sprint travolgente Bagioli è riuscito a prevalere di forza su Hirschi, lasciando ad Aranburu e a Martin il terzo e il quarto posto.

Alle spalle del quartetto di testa, quinto posto per Filippo Ganna della Ineos Grenadiers che ha anticipato di una manciata di secondi la prima parte del gruppo inseguitore con l’ottavo posto di Martin Marcellusi e il decimo di Antonio Tiberi (Bahrain Victorius) con Vincenzo Albanese (Eolo Kometa) e Jacopo Mosca (Lidl Trek) finiti a terra nell’ultima curva che immetteva nel breve rettilineo di arrivo.

In virtù della squalifica di Martin, avvenuta a fine gara per l’utilizzo di una posizione non conforme sulla bicicletta, l’ordine di arrivo è stato riformulato con Ganna (quarto), Marcellusi (settimo) e Tiberi (nono) che hanno guadagnato una posizione rispetto a come sono arrivati realmente al traguardo.

La settima vittoria tra i professionisti (la terza a 2023 in corso) ottenuta al GranPiemonte è la più importante della carriera per Bagioli, pronto al cambio di casacca nel 2024 con la Lidl Trek: “Volevo concludere il mio percorso in questa squadra con una vittoria. Questa è sicuramente la mia ultima vittoria per loro, perché mi unirò alla Lidl-Trek per i prossimi tre anni, ma auguro ai miei compagni di squadra e allo staff che questa situazione si risolva. Nel finale, sapevo che Alex Aranburu era veloce ma anche Marc Hirschi, quindi li ho tenuti d’occhio. Aranburu ha anticipato lo sprint prima dell’ultima curva. L’ho seguito e ho lanciato la volata ai 200 metri. Io e Hirschi eravamo molto vicini, sono contento di averlo tenuto dietro fino alla fine. La salita di Alpette è davvero molto dura, con pendenze a doppia cifra, ma mi sentivo bene e ho chiesto a Mattia Cattaneo di fare un ritmo selettivo. Sono davvero felice di aver capitalizzato il suo lavoro”.

Il secondo classificato, Marc Hirschi, ha dichiarato: “Sicuramente sono un po’ deluso per il secondo posto di oggi, perché sono arrivato vicinissimo alla vittoria. Sono stato bravo, ma [Andrea] Bagioli lo è stato di più. Ho lanciato lo sprint finale dall’ultima posizione, l’ho affiancato ma senza riuscire a mettere la mia ruota davanti alla sua. Il Lombardia è una gara diversa rispetto a quella di oggi. Credo sia troppo dura per me, ma va benissimo per Tadej Pogacar e anche per Adam Yates, che è in ottima forma”.

Il terzo classificato, Alex Aranburu Deba, ha detto: “Non sono riuscito a vincere ma sono felice di essere in forma in questo periodo dell’anno. Forse sono partito un po’ troppo lungo ma sono riuscito a chiudere sul podio. È stata una corsa dura. In salita il ritmo era alto e ho sofferto un po’, ma sono soddisfatto di essermi potuto giocare il successo anche se chiaramente avrei preferito un risultato migliore”.

ORDINE D’ARRIVO 107°GRAN PIEMONTE

1° Andrea  Bagioli (Soudal – Quick Step) 152 km in 3.20’25” media 45, 505 km/h

2° Marc  Hirschi (UAE Team Emirates)

3° Alex  Aranburu (Spa, Movistar Team)

4° Filippo  Ganna (Ineos Grenadiers) a 11”

5° Alberto Faria Rui Costa (Por, Intermarché – Circus – Wanty)

6° Georg  Zimmermann (Ger, Intermarché – Circus – Wanty)

7° Martin  Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF Faizanè) a 16”

8° Harold  Tejada (Col, Astana Qazaqstan Team)

9° Antonio  Tiberi (Bahrain – Victorious)

10° Nick  Schultz (Aus, Israel – Premier Tech)

11° Junior William  Lecerf (Bel, Soudal – Quick Step)

12° Sylvain  Moniquet (Bel, Lotto Dstny)

13° Simon  Yates (GBr, Team Jayco Alula)

14° Davide  Formolo (UAE Team Emirates)

15° Florian  Lipowitz (Ger, Bora – Hansgrohe)

16° Bob  Jungels (Lux, Bora – Hansgrohe)

17° David De La Cruz (Spa, Astana Qazaqstan Team)

18° Florian  Stork (Ger, Team Dsm – Firmenich)

19° Klever Jonathan  Caicedo (Ecu, EF Education-EasyPost)

20° Domenico  Pozzovivo (Israel – Premier Tech)

23° Mattia  Cattaneo (Soudal – Quick Step)

24° Santiago  Buitrago (Col, Bahrain – Victorious) a 22”

28° Diego  Ulissi (UAE Team Emirates) a 1’29”

29° Vincenzo  Albanese (Eolo-Kometa) a 1’40”

30° Jacopo  Mosca (Lidl – Trek) a 1’43”

31° Michael  Matthews (Aus, Team Jayco AlUla) a 2’32”

32° Frølich Mikkel  Honoré (Dan, EF Education-EasyPost) a 2’52”

33° Stefano  Oldani (Alpecin-Deceuninck) a 2’56”

37° Francesco  Busatto (Intermarché – Circus – Wanty) a 3’30”

38° Filippo  Baroncini (Lidl – Trek)

41° Giovanni  Aleotti (Bora – Hansgrohe)

43° Bauke  Mollema (Ola, Lidl – Trek)

48° Mikel  Landa (Spa, Bahrain – Victorious)

52° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma) a 3’37”

54° Wilco  Kelderman (Ola, Jumbo-Visma)

58° Fabio  Felline (Astana Qazaqstan Team) a 5’48”

59° Christian  Scaroni (Astana Qazaqstan Team)

67° Filippo  Magli (Green Project-Bardiani Csf-Faizanè)

68° Kristian  Sbaragli (Alpecin-Deceuninck)

70° Andrea  Piccolo (EF Education-EasyPost)

Credit fotografico LaPresse

A cura di Luca Alò