a 1 secondo Filippo Ganna
È stata la cronometro individuale di 10 chilometri, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, ad alzare ufficialmente il sipario sulla 59°Tirreno-Adriatico/Crédit Agricole per il decimo anno consecutivo nella città balneare della Versilia.
Frazione breve dedicata all’esercizio contro il tempo che ha presentato agli occhi del pubblico un palpitante duello, sul filo dei secondi, tra il vincitore a sorpresa Juan Ayuso della UAE Team Emirates e il plurimedagliato in pista e a cronometro Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), entrambi alla caccia della maglia azzurra di leader della classifica generale.
Chiudendo in 11’24”, Ayuso è riuscito ad ottenere il miglior tempo assoluto e a sovvertire i pronostici della vigilia, iniziando col piglio giusto la Tirreno-Adriatico tra i suoi principali obiettivi in questo avvio di stagione.
A cercare di contrastare la leadership di Ayuso, lo specialista del tic-tac Ganna che ha pagato due secondi al rilevamento cronometrico posto a metà percorso (giro di boa a Viareggio). Al campione italiano a cronometro in carica della specialità non è bastato 1” secondo di vantaggio per recuperare il gap iniziale dal corridore spagnolo nel tratto di percorso tra Viareggio e l’arrivo. A Ganna non è riuscito il tris di vittorie consecutive a Lido di Camaiore dopo aver dominato nel 2022 e nel 2023.
Di tutto rilievo il terzo tempo di 11’36” per un altro big emergente della pista e delle volate come Jonathan Milan della Lidl-Trek che ce l’ha fatta a conquistare il restante gradino del podio di questa cronometro, soffiandolo a Ethan Vernon (Israel Premier Tech) che ha ottenuto il quarto crono di 11’37”.
La crono odierna ha dato un riscontro più che confortante per Antonio Tiberi (Bahrain Victorius) che ha totalizzato il settimo tempo di 11’41”.
In linea con le aspettative, la performance di Jonas Vingegaard del Team Visma-Lease A Bike: il due volte re del Tour de France ha conquistato il nono tempo di 11’46”.
Tra gli altri uomini di classifica arrivati alle spalle di Ayuso, Jai Hindley (Bora Hansgrohe) a 24″, Tao Geoghegan Hart (Lidl Trek) a 35″, Enric Mas (Movistar Team) a 38″ e Richard Carapaz (EF Education Easypost) a 1’08”.
Miglior avvio non poteva esserci in questa Tirreno-Adriatico per Ayuso che sta compiendo progressi e la sua classe emergerà a grandi livelli.
“È fantastico, anche perchè c’è stata suspence fino alla fine. Sapevamo tutti che Filippo Ganna era il rivale principale. È una vittoria molto emozionante, davvero speciale. Ho voluto centellinare le energie nella prima parte. Quando ho girato dopo l’intermedio ero sicuro che avrei fatto un buon tempo. Questo risultato mi dà tanta motivazione per la settimana a venire” ha detto Ayuso, recentemente terzo classificato al Trofeo Laigueglia, oltre a regalare alla UAE Team Emirates il dodicesimo successo stagionale da inizio stagione.
CLASSIFICA PRIMA TAPPA LIDO DI CAMAIORE
1° Juan Ayuso Juan (Spa, UAE Team Emirates) 10 km in 11’24” media 52,630 km/h
2° Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 1”
3° Jonathan Milan (Lidl – Trek) a 12”
4° Ethan Vernon (GBr, Israel – Premier Tech) a 13”
5° Josef Černý (R.Ceca, Soudal – Quick Step) a 14”
6° Søren Wærenskjold (Nor, Uno-X Mobility) a 15”
7° Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) a 17”
8° Kévin Vauquelin (Fra, Arkéa – B&B Hotels) a 18”
9° Jonas Vingegaard (Dan, Team Visma-Lease A Bike) a 22”
10° Romain Grégoire (Fra, Groupama – Fdj) a 22”
19° Alberto Bettiol (EF Education Easypost) a 27”
27° Damiano Caruso (Bahrain Victorius) a 31”
LE MAGLIE DELLA TIRRENO-ADRIATICO CRÉDIT AGRICOLE
Maglia Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata Italia.it – Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates).
Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata madeinitaly.gov.it – Juan Ayuso (Spa, UAE Team Emirates) – vestita da Filippo Ganna (Ineos Grenadiers).
Maglia Bianca, leader della classifica dei giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata Crédit Agricole – Juan Ayuso (UAE Team Emirates) – vestita da Jonathan Milan (Lidl-Trek).
Credit fotografico Ivan Benedetto/SprintCyclingAgency©2024
A cura di Luca Alò