Ciclismo> Tirreno-Adriatico: Bmc ancora vincente nella cronosquadre a Lido di Camaiore

Per la terza volta consecutiva, nel segno della Bmc Racing Team la cronometro a squadre di avvio della Tirreno-Adriatico sul lungomare di Lido di Camaiore.
La formazione statunitense, ex campione del mondo di specialità, ha preceduto la Mitchelton Scott di 4 secondi e il Team Sky di 9 secondi: sfruttando il vento in calo, una performance davvero superlativa tale da ottenere il tempo stratosferico di 22’21” e una velocità media vicina ai 60 km/h nel tragitto di ritorno verso l’arrivo.
Grazie a questo risultato, Damiano Caruso è tornato ad indossare dopo un anno la maglia azzurra di capoclassifica. Cifre alla mano, con 3 vittorie la Bmc Racing Team è la squadra più vittoriosa in assoluto alle cronosquadre della Tirreno-Adriatico. È stata la seconda tappa più veloce di sempre alla Tirreno con 57,804 km/h, il record appartiene sempre alla Bmc con i 58,329 km/h del 2017.
Prezioso uomo squadra della nazionale di Davide Cassani ai campionati del mondo, il siciliano Caruso (campione italiano under 23 su strada nel 2008, professionista dal 2010 con all’attivo una vittoria di tappa alla Settimana Coppi e Bartali nel 2013 e ottavo al Giro d’Italia nel 2015) ha voluto rimarcare i tre successi consecutivi in questa prova collettiva contro il tempo grazie allo spirito di squadra che ha fatto la differenza: “Questa è sicuramente una delle mie corse preferite. Senza Richie Porte è stato più difficile vincere oggiAggiungi un appuntamento per oggi e sarà più difficile per il team conquistare la classifica finale, adesso potrei essere io il leader del team. Sto bene. Non so quanto le condizioni del vento siano cambiate tra la nostra prova e quella del Team Sky. So solo che abbiamo spinto a tutta fino alla fine, ed ecco il risultato. Siamo molto contenti.”
Nella classifica ristretta ai grandi favoriti, Chris Froome è riuscito a rifilare 5″ a Bob Jungels (Quick Step – tempo finale cronometro 22’34”), 15″ a Tom Dumoulin del Team Sunweb (22’44”), 35″ a Fabio Aru della UAE Team Emirates e Rigoberto Uran della Educational First Drapac (23’05”) 39″ a Vincenzo Nibali del Bahrain Merida (23’08”), 40″ a Mikel Landa della Movistar (23’09”) e 53″ a Romain Bardet dell’Ag2r La Mondiale (23’22”) ma la resa dei conti è tutta rimandata sabato 10 marzo nel tappone appenninico con arrivo in cima al Sassotetto. La Bora Hansgrohe del tre volte iridato Peter Sagan ha chiuso al sesto posto con il tempo di 22’49”.
Una nota meno lieta l’incidente capitato a Mark Cavendish della Dimension Data caduto rovinosamente a terra: pur concludendo stoicamente la corsa, nonostante le ferite al volto e alle ginocchia, è arrivato fuori tempo massimo e non ripartirà nella seconda tappa prevista da Camaiore a Follonica di 172 chilometri.

Luca Alò
07/03/2018