Ciclismo> Giro d’Italia: a Gerusalemme Tom Dumoulin ritrova la Maglia Rosa

Ha festeggiato con la Maglia Rosa il ritorno al Giro d’Italia da vincitore uscente: subito con una marcia in più Tom Dumoulin nella cronometro di Gerusalemme che ha dato vita alla Corsa Rosa numero 101 partita da Israele con un entusiasmo al di sopra di ogni aspettativa.
L’olandese del Team Sunweb ha fatto segnare il miglior tempo (12’02”) sui 9,7 chilometri di un percorso breve ma insidioso e tecnico, mettendosi alle spalle da Rohan Dennis (Aus, Bmc Racing Team) e dal campione europeo a cronometro Victor Campenaerts (Bel, Lotto-Fix All).
Il campione del mondo della cronometro in carica Dumoulin ha rifilato distacchi rilevanti a tutti gli altri favoriti per la classifica generale: 27 secondi a Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), 33 secondi a Thibaut Pinot (Fra, Groupama Fdj), 37 secondi a Chris Froome (Gbr, Team Sky), 46 secondi a Esteban Chaves (Col, Mitchelton Scott), 50 secondi a Fabio Aru (UAE Team Emirates) e 56 secondi a Miguel Angel Lopez (Col, Astana).
La vittoria di tappa a Gerusalemme è stata più importante del tempo guadagnato in classifica per Dumoulin, al quarto successo in carriera nella corsa rosa e al 17°giorno con il simbolo del primato sulle sue spalle: “Sono fiero di portare le due maglie più prestigiose del ciclismo, la maglia rosa e quella iridata. È accaduto esattamente tutto quello che volevo, in primis la vittoria e al contempo ottenere un buon vantaggio sugli altri contendenti nella generale”.
Durante il riscaldamento pre-gara, si è registrato l’abbandono del bielorusso Kastantin Siutsou (Bahrain-Merida) per via di una caduta riportando una frattura composta della terza vertebra cervicale senza prendere il via regolarmente. A terra anche Froome: alcune escoriazioni sul fianco e all’altezza del ginocchio destro ma ha dovuto stringere i denti per cercare di limitare i danni.
La top 10 di giornata ha visto un sorprendente Pozzovivo al decimo posto di tappa (tempo 12’29”) in una specialità poco congeniale al corridore lucano. L’altro miglior italiano è stato Valerio Conti (UAE Team Emirates) al dodicesimo posto (tempo 12’31”) a otto secondi da Maximilian Schachmann (tempo 12’23”) leader della classifica di miglior giovane under 25 per i nati dopo il 1°gennaio 1993.
Per tre volte sul podio di un mondiale a cronometro (bronzo juniores nel 2012, argento under 23 nel 2015 e nel 2016), il giovane tedesco della Quick Step-Floors è partito con una buona forma, ha ottenuto lo stesso intertempo di Dumoulin (6’17”) e non ha nascosto di tenere la maglia bianca il più a lungo possibile.

Luca Alò
05/05/2018