Ciclismo> Giro d’Italia: Sam Bennett più forte della pioggia ad Imola

Con le gambe e l’istinto, l’irlandese Sam Bennett (Bora Hansgrohe) ha scelto il colpo da finisseur per andare a vincere la tappa del Giro d’Italia numero 12 andata in archivio da Osimo ad Imola di 214 chilometri ritrovando il traguardo all’interno dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari con la classifica generale invariata e sempre più salda la maglia rosa del britannico Simon Yates (Mitchelton Scott).

Subito in fuga dopo due chilometri dalla partenza Marco Frapporti (Androni Sidermec), Mirco Maestri e Manuel Senni (Bardiani CSF), Jacopo Mosca e l’albanese Eugert Zhupa (Wilier Triestina-Selle Italia) con vantaggio massimo di 5’10” a 100 chilometri dall’arrivo e la conquista dei due traguardi volanti di giornata di Pesaro (km 75,8) e Forlì (km 162) ad appannaggio di Frapporti.

La corsa è letteralmente esplosa causa il forte vento e la grandine che hanno imperversato negli ultimi 30 chilometri: una volta ripresi i fuggitivi (ultimi ad arrendersi Mosca e Maestri), il gruppo si è spezzato in due a causa di un ventaglio dove si sono fatti sorprendere Elia Viviani (Quick Step Floors), Nicolò Bonifazio (Bahrain Merida), Miguel Angel Lopez (Col, Astana) Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) e Richard Carapaz (Ecu, Movistar Team) mentre nel troncone più numeroso si sono dati un gran da fare il Team Sunweb dell’olandese Tom Dumoulin, la Bora Hansgrohe di Davide Formolo e Bennett e la UAE Team Emirates di Fabio Aru per aumentare il gap (divario massimo 24”) nei confronti dei ritardatari.

I due gruppi si sono ricompattati durante la percorrenza del circuito finale dei Tre Monti (che portò alla ribalta Vittorio Adorni quando 50 anni fa conquistò il campionato del mondo professionisti sul traguardo di Imola) in un finale da Classica del Nord con la pioggia che ha continuato a cadere copiosamente ed alimentando gli attacchi a turno di Sergio Henao (Col, Team Sky), Rohan Dennis (Aus, Bmc Racing Team), Matej Mohoric (Slo, Bahrain Merida) e Patrick Konrad (Aut, Bora Hansgrohe) riducendo a una cinquantina di unità il gruppo Maglia Rosa.

L’unico gran premio della montagna di questa tappa, posto in cima ai Tre Monti, è stato preda di Diego Ulissi (UAE Team Emirates) con alle spalle Carlos Betancur (Col, Movistar Team) e staccato di qualche secondo Konrad.

Sfoderando tutta la sua abilità in discesa, Mohoric ha recuperato e superato sia Betancur che Ulissi ma sotto la spinta della EF Drapac il gruppo è piombato su Mohoric ed è ritornato compatto.

All’ingresso dell’autodromo, ai 250 metri dal traguardo, Bennett ha anticipato la volata e sorpreso tutti i rivali allo sprint con il podio completato da Danny Van Poppel (Ola, Lotto NL Jumbo) e Bonifazio con due italiani nella top-10: Manuel Belletti (Androni Sidermec) al settimo posto ed Enrico Battaglin (Lotto NL Jumbo) al decimo.

Il traguardo di Imola, all’interno dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, ha portato ancora bene ai corridori stranieri nella storia del Giro d’Italia: prima di Bennett, è stato il russo Ilnur Zakarin che al Giro 2015 si aggiudicò per distacco la Forlì-Imola.

Seconda vittoria personale in questo Giro 2018 dopo la Pizzo Calabro-Praia a Mare per Sam Bennett che porta a quota 6 i successi dei corridori irlandesi nella storia della Corsa Rosa: “È stata una tappa difficile. C’erano due corridori davanti nel finale e non sapevo quanta energia avessero ancora. Sono partito presto, non sapevo quanto avrei tenuto. Ha funzionato alla perfezione, ho sentito che Viviani era dietro, poi mi hanno detto che era rientrato, non capivo bene dove fosse. Questa vittoria è più bella della prima”.

Secondo podio di tappa per Bonifazio in questo Giro d’Italia dopo il terzo posto ottenuto l’11 maggio scorso a Praia a Mare ancora battuto da Bennett: “Avevo buone gambe – ha spiegato il corridore ligure in forza alla Bahrain Merida dal 2017 – e ho resistito alla salita dove la velocità era alta. Bennett ha fatto un lungo sprint e peccato che non l’ho seguito subito”.

Una maglia rosa sempre sulle spalle di Yates attento a non farsi sorprendere in una giornata faticosa per la lunghezza della tappa, il vento e la pioggia: “Immagino che queste condizioni meteorologiche siano favorevoli ad un inglese ed anche ad un irlandese! È stato un finale molto difficile. Penso che alcuni ragazzi lo abbiano sottovalutato, incluso me stesso. Quando Konrad e Dennis hanno accelerato, li ho seguiti perché non ero sicuro chi fossero. Tutto è finito bene”.

PODIO DODICESIMA TAPPA

1 – Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) – 214 km in 4h49’34”, media 44,342km/h

2 – Danny Van Poppel (Team Lotto NL – Jumbo) st

3 – Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida) st

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA DODICESIMA TAPPA

1 – Simon Yates (Mitchelton – Scott)

2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 47″

3 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) a 1’04”

MAGLIE

Maglia Rosa, leader della classifica generale – Simon Yates (Gbr, Mitchelton – Scott)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti – Elia Viviani (Quick-Step Floors)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna – Simon Yates (Gbr, Mitchelton – Scott) ma indossata da Esteban Chaves (Col, Mitchelton – Scott)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani – Richard Carapaz (Ecu, Movistar Team)

Luca Alò

17/05/2018