Ciclismo> Giro d’Italia 101: a Roma passerella imperiale per Chris Froome nel giorno di Sam Bennett

Roma, la magia del Colosseo, dei Fori Imperiali e dell’Altare della Patria: non poteva essere scenario più suggestivo per salutare l’ultimo atto del Giro d’Italia numero 101 con la bandiera del Regno Unito che sventola per rendere onore e merito al nuovo “imperatore” della Corsa Rosa: Chris Froome.

Ventuno tappe per oltre 3500 chilometri tra fughe coraggiose, cotte, ribaltoni, bizzarrie del meteo, salite mitiche ed esaltanti mischiati agli sprint spettacolari che hanno contraddistinto questa edizione che ha unito, dall’inizio alla fine, due luoghi simbolo del Cristianesimo: Gerusalemme e Roma, nel segno della spiritualità.

Attratto dallo scenario della Roma Antica, nonché entusiasta della folla e dei monumenti, Froome entra ufficialmente nel club della Tripla Corona ed è il primo corridore nella storia del ciclismo a vincere tre Grandi Giri di fila: Tour 2017, Vuelta 2017 e Giro 2018.

Le tappe vinte in cima allo Zoncolan e allo Jafferau hanno rappresentato la vera svolta per il corridore britannico che è riuscito a dare un senso al suo Giro d’Italia dopo lo spavento iniziale per le cadute a Gerusalemme e a Montevergine.

Sono bastate le sue “frullate” per raddrizzare un Giro iniziato sottotono ed effettuare la rincorsa alla Maglia Rosa con l’audace capolavoro della fuga solitaria di 80 chilometri andata in scena nella terz’ultima tappa tra Colle delle Finestre, Sestriere e Jafferau.

“Per ogni ciclista è un sogno avere tutte e tre le maglie di leader dei Grand Tour – è stato il commento di Chris Froome, primo corridore nell’albo d’oro della Corsa Rosa -. Dopo la partenza molti corridori sono venuti da me per trovare una soluzione per essere sicuri in gara. È stato un evento fantastico ed è comunque arrivata una volata di gruppo con Sam Bennett ed Elia Viviani in lotta, quello che volevano vedere tutti questa sera. L’atmosfera era fantastica, si vedeva quanto significasse per i fan avere il Giro che finisse a Roma. Una settimana fa non credevo di essere qui in Maglia Rosa. Recuperare più di tre minuti era già stato fatto prima ma era improbabile. Per me quella frazione è l’essenza di quello che credo sia correre in bicicletta. Vorrei dedicare questa vittoria a mia moglie e alla figlia che arriverà ad inizio agosto”.

L’ultima frazione in circuito nel centro storico capitolino è stata contraddistinta dalle polemiche tra una rappresentanza dei corridori e la giuria per via della poca sicurezza in alcuni tratti di strada malmessi (buche e asfalto non perfetto).

Il collegio dei commissari, d’accordo con la direzione di corsa, ha accolto le richieste dei ciclisti decidendo la neutralizzazione dei tempi dopo che la gara aveva percorso soltanto tre giri. Gli abbuoni sono stati cancellati ma i punteggi per la classifica a punti sono stati assegnati regolarmente.

La neutralizzazione non ha cambiato la natura della tappa sul piano tecnico e sportivo con gli uomini di classifica che si sono fatti da parte lasciando agli altri il compito di animare la corsa a suon di fughe (una quindicina gli attaccanti) fino a 3 chilometri dall’arrivo quando il gruppo è ritornato compatto.

La Bora Hansgrohe ha fatto un lavoro egregio nel portare l’irlandese Sam Bennett in una posizione perfetta. Lo sprinter irlandese ha aumentato il ritmo ed ha superato Elia Viviani (Quick Step Floors) negli ultimi 100 metri per aggiudicarsi la sua terza vittoria di tappa in questa Corsa Rosa: “Non so come sia riuscito a battere Elia Viviani. Mi sono posizionato bene ai due dalla fine, con tutti che cercavano la ruota di Viviani. Ho sofferto così tanto negli ultimi giorni in montagna. il mio team ha fatto un lavoro fantastico per rientrare sull’ultima fuga. Da adesso dovrò concentrarmi sulla conquista del campionato nazionale irlandese. Tre vittorie di tappa in questo Giro d’Italia mi rendono molto felice, ma mi piacerebbe anche vincere una classica: la Milano-Sanremo è l’unica che vorrei”.

Oltre alle quattro vittorie di tappa, Viviani ha indossato per 19 giorni consecutivi la maglia ciclamino con un vantaggio di 50 punti di vantaggio in classifica su Bennett: “Vincere tre tappe e il ciclamino sono stati i miei grandi obiettivi prima dell’inizio della gara, e arrivare a Roma con quattro vittorie e la maglia rende perfetto un Giro d’Italia, che non sarebbe stato possibile senza i miei fenomenali compagni di squadra. Le ultime tre settimane sono state indimenticabili, un’esperienza straordinaria, e per questo ho devo ringraziare tutti, i miei compagni di squadra e lo staff e gli incredibili fan che ci hanno rallegrato ogni singolo giorno”.

RISULTATO TAPPA 21

1 – Sam Bennett (Irl, Bora – Hansgrohe) – 115 km in 2h50’49”, media 40,934 km/h

2 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) s.t.

3 – Jean-Pierre Drucker (Lux, BMC Racing Team) s.t.

4 – Baptiste Planckaert (Bel, Team Katusha Alpecin) s.t.

5 – Manuel Belletti (Androni Giocattoli – Sidermec) s.t.

CLASSIFICA GENERALE FINALE

1 – Chris Froome (Gbr, Team Sky)

2 – Tom Dumoulin (Ola. Team Sunweb) a 46″

3 – Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team) a 4’57”

4 – Richard Carapaz (Ecu, Movistar Team) a 5’44”

5 – Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida) a 8’03”

MAGLIE

Maglia Rosa, leader della classifica generale – Chris Froome (Gbr, Team Sky)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti – Elia Viviani (Quick-Step Floors)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna – Chris Froome (Gbr, Team Sky)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani – Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team)

Luca Alò

29/05/2018