Ciclismo> Giro d’Italia 102: Cesare Benedetti, da gregario a vincente alla Cuneo-Pinerolo

Arrivano le Alpi in una tappa dedicata alla leggenda di Fausto Coppi e l’eroe di giornata della 12°tappa del 102°Giro d’Italia è stato Cesare Benedetti che, nelle sue funzioni di gregariato alla Bora Hansgrohe, per un giorno si è trasformato in corridore vincente alla Cuneo-Pinerolo regalando seconda vittoria di un corridore italiano dopo un lungo dominio straniero a una settimana dall’ultima affermazione di Fausto Masnada a San Giovanni Rotondo.

A distanza di 70 anni, la Cuneo-Pinerolo ha riportato alla mente l’impresa del Campionissimo Fausto Coppia al Giro d’Italia il 10 giugno 1949: da solo in fuga, inflisse oltre 11 minuti a Gino Bartali.

Grande voglia di tentare l’attacco da lontano con più squadre interessate a piazzare un proprio uomo nella fuga e in 25 hanno preso il largo con Jasha Sutterlin (Movistar), Francesco Gavazzi e Montaguti (Androni Sidermec), Manuele Boaro e Dario Cataldo (Astana), Damiano Caruso (Bahrain Merida), Luca Covili e Manuel Senni (Bardiani CSF), Cesare Benedetti (Bora Hansgrohe), Josef Cerny (CCC Team), Eros Capecchi (Deceuninck Quick Step), Sean Bennett (EF Educational First), Tobias Ludvigsson (Groupama FDJ), Conor Dunne (Israel Cycling Academy), Roger Kluge e Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Enrico Gasparotto e Danilo Wyss (Dimension Data), Christian Knees ed Edward Dunbar (Team Ineos), Jenthe Biermans e Marco Haller (Katusha Alpecin), Jan Bakelants (Team Sunweb), Gianluca Bramilla (Trek Segafredo) e Jan Polanc (UAE Team Emirates).

La scalata al Montoso (Gpm di prima categoria) ha portato a un finale di corsa molto esplosivo: si è sfaldato il drappello dei 25 battistrada con Brambilla primo in vetta al Gpm, dietro Miguel Angel Lopez (Astana) e Mikel Landa (Movistar) hanno dato vita a una condotta di gara molto aggressiva guadagnando un margine importante su Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e Simon Yates (Mitchelton Scott).

Dalla discesa di Montoso all’arrivo di Pinerolo si sono verificate due corse in una: i fuggitivi a caccia della vittoria di tappa, alle loro spalle Lopez e Landa nel tentativo di rimanere intangibili dagli uomini di classifica che, a loro volta, hanno tenuto il distacco entro i 40 secondi.

Per Benedetti, il sogno di una vita e di un gregario si è finalmente concretizzato a braccia alzate sotto il traguardo di Pinerolo mettendo in fila i compagni di fuga Caruso, Dunbar, Brambilla e Capecchi. Quello di Pinerolo è un traguardo della Corsa Rosa che sorride sempre ai corridori italiani con sei successi in 7 arrivi di tappa.

Prima salita e primi distacchi, classifiche stravolte da una frazione ricca di emozioni e con molti cambi di maglie: la rosa è passata a Polanc, quella blu di miglior scalatore a Brambilla e quella bianca dei giovani a Carthy mentre Demare ha tenuto quella ciclamino a punti con l’obiettivo dichiarato di arrivare a Verona e con la possibilità di giocarsi le sue chance da velocista nell’unica tappa con arrivo in pianura il 30 maggio a Santa Maria di Sala.

Professionista dal 2010, terza partecipazione al Giro d’Italia per il trentino Cesare Benedetti alla prima vittoria nella massima categoria: “Sono molto contento. È una giornata veramente emozionante, qualcosa che ho atteso dal giorno in cui ho visitato per la prima volta un villaggio di partenza del Giro d’Italia nel 1999. Da quel giorno ho sognato di diventare un corridore professionista. OggiAggiungi un appuntamento per oggi, quando mi sono staccato sull’ultimo strappo, ho pensato che magari i tre davanti si sarebbero guardati un po’ troppo. Non mi sono dato per vinto e dopo averli ripresi sono partito dopo l’ultima curva, forse un po’ troppo presto perchè c’era vento contrario ma le mie gambe hanno tenuto”.

La maglia rosa è rimasta in casa UAE Team Emirates da Conti a Polanc, merito di un capolavoro tattico che ha sorpreso gli avversari.

“Sarà difficile essere in rosa fino a Verona ma sicuramente cercherò di conservare la maglia più a lungo possibile. Dipenderà da quanta energia avrò ancora. L’obiettivo con il mio team era quello di andare in fuga e tenere la maglia. C’è una grande battaglia in arrivo” ha commentato lo sloveno Polanc che ha già lasciato il segno al Giro d’Italia con le vittorie di tappa nel 2015 (La Spezia-Abetone) e nel 2017 (Cefalù-Etna).

PODIO 12°TAPPA CUNEO-PINEROLO

1 – Cesare Benedetti (Bora – Hansgrohe) – 158 km in 3h41’49” media 42,737 km/h

2 – Damiano Caruso (Bahrain – Merida) s.t.

3 – Edward Dunbar (Team Ineos) s.t.

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 12°TAPPA

1 – Jan Polanc (UAE Team Emirates)

2 – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma) a 4’07”

3 – Valerio Conti (UAE Team Emirates) a 4’51”

4 – Eros Capecchi (Deceuninck Quicl Step) a 5’02”

5 – Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) a 5’51”

13 – Simon Yates (Mitchelton Scott) a 7’53”

16 – Miguel Angel Lopez (Astana) a 8’08”

Maglia Rosa, leader della classifica generale – Jan Polanc (UAE Team Emirates)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti – Arnaud Demare (Groupama – FDJ)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna – Gianluca Brambilla (Trek – Segafredo)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani – Hugh John Carthy (EF Education First)

Luca Alò
23/05/2019