Ciclismo> Giro d’Italia 104: a Cattolica l’australiano Caleb Ewan re allo sprint

Ancora in Emilia Romagna la carovana della Corsa Rosa numero 104 con la quinta tappa di 177 chilometri da Modena a Cattolica, piatta come un tavolo da biliardo lungo la via Emilia e senza gran premi della montagna giornalieri in palio.

Terreno fertile per i velocisti in riva all’Adriatico dove la ruota più veloce e vincente è stata quella dell’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) mentre Alessandro De Marchi (Israel StartUp Nation) ha mantenuto la leadership in classifica generale.

Ancora in evidenza per la fuga di tappa l’Androni Sidermec con Filippo Tagliani e la Bardiani CSF Faizanè con Umberto Marengo. Con un vantaggio massimo di 5 minuti i due fuggitivi sono stati riassorbiti appena dopo lo svolgimento del traguardo volante di Imola con Tagliani davanti a Marengo e alle loro spalle una sorta di prova generale della volata con il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) terzo al transito.

Successivamente è stata la volta di un altro tandem Androni-Bardiani a cercare la fuga con lo svizzero Simon Pellaud e Davide Gabburo ma senza andare oltre i due minuti di vantaggio.

Dopo il secondo traguardo volante posto a Savignano sul Rubicone, vinto da Gabburo su Pellaud, ai meno 20 dall’arrivo sulla coppia al comando si è aggregato il francese Alexis Gougeard (Fra, AG2R Citroën Team) ma il destino dei tre fuggitivi era oramai segnato.

I preparativi verso la volata sono stati molto convulsi con diverse cadute negli ultimi 10 chilometri condizionate da alcuni restringimenti della sede stradale, dalle rotonde e dagli spartitraffico che hanno creato problemi a Pavel Sivakov (Rus, Ineos Grenadiers), Francois Bidard (Fra, AG2R Citroën Team) e Mikel Landa. Lo spagnolo della Bahrain Victorius è stato il più malconcio riportando la frattura della clavicola e di alcune costole con inevitabile ritiro e addio alle proprie ambizioni di lottare per la maglia rosa.

A terra anche Filippo Fiorelli della Bardiani CSF Faizanè (tagliato fuori per lo sprint finale) e la maglia azzurra di leader dei gran premi della montagna Joseph Dombrowski (UAE Team Emirates) che ha investito un addetto alla sicurezza (rialzatosi senza alcun problema) in prossimità di uno spartitraffico ben segnalato (nel punto in cui è caduto Landa).

Il corridore statunitense ha concluso la tappa in ritardo (a 8’15” dal gruppo del vincitore) e perso la seconda posizione in classifica generale che aveva conquistato dopo la brillante affermazione del giorno prima in solitaria a Sestola. Anche Sivakov ha tagliato il traguardo con un gap di 13 minuti e per lui si teme la frattura della clavicola.

In volata, trovandosi chiuso dietro altri corridori sul lato destro del rettilineo di arrivo, Ewan è riuscito a sopravanzare il campione europeo Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos) ed Elia Viviani (Cofidis) con una vigorosa e funambolica rimonta negli ultimi 100 metri. Giù dal podio di tappa Peter Sagan (Svk, Bora Hansgrohe) e Gaviria, tra gli italiani in evidenza nei primi dieci Matteo Moschetti della Trek Segafredo (sesto), Andrea Pasqualon della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux (settimo), Manuel Belletti della Eolo Kometa (nono) e Davide Cimolai della Israel Start-Up Nation (decimo).

Ewan ha fatto valere ancora una volta le sue formidabili qualità negli arrivi in volata, ottenendo la quarta vittoria di tappa al Giro d’Italia (la numero 48 da quando è professionista dal 2015) dopo aver esultato nel 2017 ad Alberobello e due volte nel 2019 a Pesaro e a Novi Ligure: “Questo successo è un sollievo perché il mio obiettivo quest’anno è vincere almeno una tappa in tutti e tre i grandi giri. Ammetto che oggi c’era pressione su di me e sul team per ottenere un buon risultato. Adesso sono ancora più motivato e voglio vincere ancora”.

Ennesimo secondo posto (l’undicesimo in carriera) per Nizzolo in una tappa del Giro d’Italia ma che gli è valso il primato momentaneo nella classifica a punti contraddistinta dalla maglia ciclamino: “Nel finale ho chiesto ai ragazzi solo di stare intorno a me perché sapevo che ci sarebbero stati degli ostacoli, oltre alle curve. Sono davvero orgoglioso di loro e con questo atteggiamento possiamo davvero guardare avanti con fiducia al prossimo sprint”.

Le cadute, i continui cambi di direzione e le insidie della sede stradale nel finale di tappa hanno alimentato le polemiche riguardo il tema scottante della sicurezza e delle protezioni con il capoclassifica Alessandro De Marchi molto pungente sull’argomento: “Andavano evitati certi cambi di strada, non vorrei sembrare il solito polemico, ma la caduta è stata abbastanza brutta da vedere”.

Sul suo secondo giorno consecutivo in Maglia Rosa, il corridore friulano ha sottolineato di voler “combattere fino alla fine per difendere questo simbolo. Sono pronto a fare del mio meglio in un traguardo abbastanza esigente come la salita di San Giacomo. Dovrò fare attenzione per assicurarmi che nessun uomo pericoloso per la classifica vada in fuga. Indossare questa maglia è un peso leggero ma al contempo è bello portare questa responsabilità”.

ORDINE D’ARRIVO 5°TAPPA MODENA-CATTOLICA

1. Caleb Ewan (Aus, Lotto-Soudal) 177 km in 4.07’01” media 42,993 km/h

2. Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka-Assos)

3. Elia Viviani (Cofidis)

4. Peter Sagan (Svk, Bora-Hansgrohe)

5. Fernando Gaviria (Col, UAE Team Emirates)

6. Matteo Moschetti (Trek-Segafredo)

7. Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)

8. Dylan Groenewegen (Ola, Jumbo-Visma)

9. Manuel Belletti (Eolo Kometa)

10. Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation)

42. Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation)

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 5°TAPPA

1. Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) 17.57’45”

2. Louis Vervaeke (Bel, Alpecin-Fenix) a 42”

3. Nelson Oliveira (Por, Movistar Team) a 48”

4. Attila Valter (Ung, Groupama-FDJ) a 1’00”

5. Nicolas Edet (Fra, Cofidis) a 1’15”

6. Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech) a 1’24”

7. Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck – QuickStep) a 1’28”

8. Alberto Bettiol (EF Education-Nippo) a 1’37”

9. Hugh Carthy (GBr, EF Education Nippo) a 1’38”

10. Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 1’39”

14. Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 1’49”

15. Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a 1’51”

16. Giulio Ciccone (Trek Segafredo) a 1’56”

22. Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a 2’15”

MAGLIE

Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation).

Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Joseph Dombrowski (USA, UAE Team Emirates).

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Attila Valter (Ung, Groupama – FDJ).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò
13/05/2021