Ciclismo> Giro d’Italia 104: tanta polvere e gloria per Mauro Schmid a Montalcino

Egan Bernal irresistibile in maglia rosa

La maglia rosa Egan Bernal (Ineos Grenadiers) ha messo in mostra i muscoli ed anche il carattere con il quale è riuscito a rimanere indenne in una delle tappe più insidiose e complicate del Giro d’Italia 2021 con la Perugia-Montalcino, frazione molto impegnativa con quasi 2.500 metri di dislivello e 35 chilometri di sterrato negli ultimi 70 spalmati in quattro settori.

Il vincitore giornaliero di tappa è stato Mauro Schmid (Svi, Team Qhubeka Assos) davanti al valoroso compagno di fuga Alessandro Covi (UAE-Team Emirates) mentre tra i big di classifica la situazione si è modificata in maniera sostanziale con Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck-Quick Step), Giulio Ciccone (Trek Segafredo), Damiano Caruso (Bahrain Victorius), Simon Yates (GBr, Team BikeExchange), Aleksander Vlasov (Rus, Astana Premier Tech), Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) e Romain Bardet che hanno perso terreno dal capoclassifica Bernal.

Insieme a Schmid e a Covi, Lawrence Naesen (Bel, AG2R Citroën Team), Dries De Bondt (Bel, Alpecin-Fenix), Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè), Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa), Simon Guglielmi (Fra, Groupama – FDJ), Taco Van der Hoorn (Ola, Intermarché – Wanty – Gobert), Roger Kluge (Ger, Lotto Soudal), Harm Vanhoucke (Bel, Lotto Soudal) e Bert-Jan Lindeman (Ola, Team Qhubeka Assos) sono fuggiti via poco dopo la partenza con un vantaggio massimo di circa 13 minuti con Gavazzi primo al traguardo volante di Castiglion del Bosco e quello di Castiglion dell’Abate, Vanhoucke davanti al gran premio della montagna di Passo del Lume Spento.

Da Torrenieri è iniziato il primo settore di sterrato che ha causato una prima frattura del gruppo sotto la spinta della Ineos Grenadiers e di un sontuoso Filippo Ganna a dettare i ritmi. Bernal, Ciccone e la maglia ciclamino Peter Sagan (Svk, Bora Hansgrohe) hanno guadagnato in un primo momento una ventina di secondi su un altro troncone con Evenepoel, Vlasov e Yates.

Ricongiungimento e tregua nel il gruppo dei big, forte di una trentina di unità, sul secondo settore sterrato di Castiglion del Bosco ma quello successivo a Castelnuovo dell’Abate è stato ancora fatale per Evenepoel che è rimasto staccato e senza compagni di squadra, a differenza della maglia rosa che ha avuto al suo fianco un inesauribile Moscon a fare da apripista negli ultimi 30 chilometri.

Nel gruppo degli otto battistrada sono riusciti ad avere via libera Covi e Schmid (primo al secondo ed ultimo passaggio al gran premio della montagna di Passo del Lume Spento da un altro versante) mentre Bernal ha tirato fuori un numero dei suoi sull’ultima ascesa, scattando in scioltezza, per recuperare su Buchmann e al contempo ha guadagnto secondi su Vlasov, Caruso, Yates e Foss e circa due minuti su Ciccone, Soler, Nibali, Bardet ed Evenepoel.

Davanti Schmid ha avuto la meglio nella volata a due con Covi per portarsi a casa la sua prima vittoria in un Grande Giro e in una corsa World Tour, a seguire fino al decimo posto gli altri ex compagni di avventura. Undicesima posizione a 3’09” dal vincitore di tappa per Bernal.

“Non riesco a credere di aver vinto. Abbiamo decido che avrei fatto il Giro solo 2 settimane prima dell’inizio della corsa. La mia preparazione era buona ma all’inizio della stagione non pensavo che avrei partecipato ad un grande giro quest’anno. Nelle ultime due tappe ho sofferto tanto ma oggi volevo davvero andare all’attacco perché mi piace molto correre sullo sterrato. In passato ho fatto tanta mountain bike e ciclocross che mi hanno insegnato a guidare bene la bicicletta. Inoltre ho anche la forza e l’esplosività del ciclismo su pista. Infatti quest’anno rappresenterò la Svizzera alle Olimpiadi nell’inseguimento a squadre. Una volta in fuga, sentivo di avere buone gambe e ci ho provato” ha dichiarato Mauro Schmid, neoprofessionista, campione nazionale svizzero under 23 su strada nel 2019 il più giovane vincitore di tappa svizzero al Giro d’Italia all’età di 21 anni, 5 mesi e 15 giorni.

Così il secondo classificato Covi: “Oggi quando ho preso la fuga ho capito subito di stare bene. Ho avuto un inizio di stagione abbastanza sfortunato tra infortuni vari e la cosa di cui sono più contento è che sto ritrovando una buona condizione. Nel ciclismo si vince e si perde, oggi ho perso però non ho rammarichi, ho fatto il possibile, ci riproverò!”.

Esame superato per il consolidamento della Maglia Rosa per Bernal che ha avuto lo sterrato dalla sua parte in quanto ha praticato la mountain bike fino alla categoria juniores e continua ancora a guardare tutti dall’alto in classifica generale: “È importante avere una squadra forte per essere nel posto giusto in tappe come questa. Oggi abbiamo guadagnato dei secondi importanti ma sappiamo quanto siano dure le tappe che restano. È necessario tenere i piedi per terra e continuare a rispettare tutti gli altri favoriti. Prima del Giro avevo dovuto saltare alcuni allenamenti a causa dei problemi alla schiena e siceramente non pensavo che sarei andato così bene già nelle prime frazioni e in questa in particolare”.

Energie al lumicino nel finale per Ciccone scivolato dalla terza all’ottava posizione in classifica generale: “Mi sono difeso bene fino agli ultimi 5 chilometri, grazie anche al prezioso lavoro dei miei compagni di squadra che mi hanno sempre tenuto davanti, ma le gambe non erano brillanti come nei giorni passati”.

Ciccone ha ceduto il terzo posto che occupava in classifica generale a Caruso, a 1’12” da Bernal: “Ero convinto che avremmo fatto una grande fatica, è andata bene – ha spiegato ai microfoni di Rai Sport il corridore siciliano – I miei compagni di squadra della Bahrain Victorius mi hanno assistito alla grande, abbiamo curato ogni dettaglio. E’ stato tutto perfetto. Ma oggi è solo la prima di una serie di tappe molto impegnative”.

Il sentimento che ha prevalso in Evenepoel è stato il nervosismo (testimoniato dal gesto di stizza nel togliersi la radiolina per non ricevere più aggiornamenti dalla sua ammiraglia) ed ha terminato la tappa a 2 minuti nel tentativo di limitare i danni in compagnia di Joao Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep) e Bardet.

ORDINE D’ARRIVO 11°TAPPA PERUGIA – MONTALCINO

1° Mauro Schmid (Svi, Team Qhubeka Assos) 162 km in 4.01’55” media 40,179 km/h

2° Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a 1”

3° Harm Vanhoucke (Bel, Lotto Soudal) a 26”

4° Dries De Bondt (Bel, Alpecin-Fenix) a 41”

5° Simon Guglielmi (Fra, Groupama – Fdj) a 41”

6° Enrico Battaglin (Bardiani CSF Faizanè) a 44”

7° Roger Kluge (Ger, Lotto Soudal) a 1’23”

8° Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa) a 1’27”

9° Taco Van der Hoorn (Ola, Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) a 1’43”

10° Lawrence Naesen (Bel, AG2R Citroën Team) a 1’59”

11° Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) a 3’09”

12° Emanuel Buchmann (Ger, Bora – Hansgrohe) a 3’12”

13° Aleksandr Vlasov (Rus, Astana – Premier Tech) a 3’32”

14° Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) a 3’35”

15° Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 3’35”

16° Tobias Foss (Ola, Jumbo-Visma) a 3’35”

17° Ruben Guerreiro (Por, EF Education – Nippo) a 3’39”

18° Hugh Carthy (GBr, Ef Education – Nippo) a 3’41”

19° Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) a 4’56”

20° Alberto Bettiol (EF Education – Nippo) a 4’56”

21° Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a 5’05”

22° Marc Soler (Spa, Movistar Team) a 5’07”

23° Koen Bouwman (Ola, Team Jumbo-Visma) a 5’07”

24° Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) a 5’07”

25° Daniel Felipe Martínez (Col, Ineos Grenadiers) a 5’11”

26° Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck – Quick Step) a 5’17”

27° Joao Almeida (Por, Deceuninck – Quick Step) a 5’17”

28° Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 5’17”

CLASSIFICA GENERALE DOPO L’11°TAPPA

1° Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) 42.35’21”

2° Aleksandr Vlasov (Rus, Astana – Premier Tech) a 45”

3° Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) a 1’12”

4° Hugh John Carthy (GBr, Ef Education – Nippo) a 1’17”

5° Simon Yates (GBr, Team BikeExchange) a 1’22”

6° Emanuel Buchmann (Ger, Bora – Hansgrohe) a 1’50”

7° Remco Evenepoel (Bel, Deceuninck – Quick Step) a 2’22”

8° Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) a 2’24”

9° Tobias Foss (Ola, Jumbo-Visma) a 2’49”

10° Daniel Felipe Martínez (Col, Ineos Grenadiers) a 3’15”

11° Marc Soler (Spa, Movistar Team) a 3’19”

12° Romain Bardet (Fra, Team DSM) a 3’29”

13° Attila Valter (Ung, Groupama FDJ) a 3’51”

14° Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) a 4’11”

15° Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a 4’25”

MAGLIE

Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers).

Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Svk, Bora – Hansgrohe).

Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (Fra, AG2R Citroen Team)

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Col, Ineos Grenadiers) ma indossata da Aleksandr Vlasov (Rus, Astana – Premier Tech).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò
20/05/2021