Ciclismo> Milano-Torino: lo sloveno Roglic “Primoz” nella classica più antica d’Italia

Si scrive Milano-Torino, si legge la classica più antica del panorama mondiale con 102 edizioni disputate a cavallo di tre secoli: a esultare per la vittoria è stato lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) all’ombra della Basilica di Superga, dopo aver vinto pochi giorni prima in un altro luogo di culto (Basilica di San Luca a Bologna) il Giro dell’Emilia.

Dopo un anno di assenza, la Milano-Torino è tornata a riproporre lo straordinario finale con la doppia ascesa di Superga e l’arrivo davanti all’omonima Basilica con la partenza da Magenta, per complessivi 190 chilometri dalla provincia milanese alla collina torinese.

Al via 160 corridori di 23 formazioni di 7 corridori ciascuna: 15 UCI WorldTeams e 8 UCI ProTeams. Un cast d’eccezione capitanato dal campione del mondo in carica Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step), alla sua prima corsa con la maglia iridata riconquistata a Lovanio in Bèlgio.

Oier Lazkano (Caja Rural), Kevin Vermaerke (Team DSM), Mattia Frapporti (Eolo Kometa), Joan Bou (Euskaltel), Davide Orrico (Vini Zabù) e Juri Zanotti della Bardiani Csf Faizanè (campione italiano, vice campione europeo e mondiale under 23 nel cross country) sono stati gli autori della fuga di giornata portata avanti fino al chilometro 136 con un vantaggio massimo di 3’16” intorno al chilometro 40.

Il vento ha creato scompiglio e a causa di un ventaglio 19 corridori si sono avvantaggiati rispetto a un secondo blocco di corridori con i portacolori della Trek Segafredo, Astana Premier Tech e Ineos Grenadiers che si sono fatti sorprendere.

La nuova testa della corsa, oltre agli ex fuggitivi Zanotti, Vermaerke, Bou, Orrico, Lazkano e Frapporti, comprendeva anche Michael Woods, Ben Hermans, Reto Hollenstein e Chris Froome (Israel StartUp Nation), Valerio Conti, Tadej Pogacar, Rafal Majka e Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Roglic, Tobias Foss e Michel Hessmann (Jumbo Visma), Alejandro Valverde e Dario Cataldo (Movistar Team), Fausto Masnada, Pieter Serry, Mauri Vansevenant, Dries Devenyns, Joao Almeida e l’iridato Julian Alaphilippe (Deceuninck QuickStep).

Al primo scollinamento su Superga (5 chilometri di salita al 9,1% di pendenza media) sono riusciti a recuperare anche Nairo Quintana (Team Arkea Samsic), Michael Storer (Team DSM), Domenico Pozzovivo (Qhubeka NextHash), Bauke Mollema (Trek Segafredo), Clement Champoussin (Ag2r Citroen Team), Aleksandr Vlasov (Astana Premier Tech), Matteo Fabbro (Bora Hansgrohe), Remy Rochas (Cofidis), Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) e Rein Taaramae (Intermarché Wanty Gobert).

A perdere contatto dal folto drappello al comando Conti, Hollenstein, Lazkano, Bou, Froome, Frapporti, Orrico, Zanotti, Cataldo, Vermaerke, Foss ed Hessmann, mentre nella successiva discesa ha provato a mettersi in evidenza Vansevenant, il cui tentativo solitario è durato fino a 4 chilometri dal traguardo.

Per raggiungere nuovamente l’arrivo in salita di Superga, Yates e Roglic sono riusciti a stroncare con il proprio ritmo i diretti avversari (Valverde, Pogacar, Mollema, Woods, Alaphilippe, Ulissi, Vlasov e Almeida) per contendersi la vittoria in un duello avvincente fino all’ultimo colpo di pedale.

Con uno scatto irresistibile, Roglic ha piegato la resistenza di Yates, partito a sua volta troppo lungo nel vano tentativo di sfiancare lo sloveno negli ultimi metri prima del traguardo, mentre Almeida è riuscito a soffiare il terzo gradino del podio a Pogacar, settimo Ulissi e ottavo Masnada, i migliori italiani nella top-10.

Professionista dal 2014 con 61 successi (il settimo in una gara in Italia), tre volte vincitore consecutivamente della Vuelta di Spagna e campione olimpico a cronometro in carica, Roglic si è dichiarato ottimista per recitare la parte del protagonista al Giro di Lombardia di sabato prossimo: “Non ho avuto molto tempo per pensare quando la Deceuninck-Quick Step ha attaccato. Se perdi tempo a pensare sei già nel secondo gruppo. La corsa si è fatta dura da allora. Sento che sto migliorando sempre più nelle gare di un giorno. Sapevo esattamente cosa aspettarmi quando sono venuto in Italia per le ultime corse della stagione. Sicuramente la vittoria di oggi significa essere tra i favoriti per Il Lombardia. Ma io mi preparerò alla gara di sabato da zero. Oggi ho vinto una bellissima classica, sono davvero molto contento e positivo per la corsa di sabato”.

Secondo quest’anno e nel 2016, terzo nel 2019 per il britannico Yates a Superga: “Ho fatto una bella corsa ma alla fine ha vinto il più forte. Sono partito molto presto. Di solito Primoz parte solo a 500 metri dalla fine e vince. È difficile batterlo e oggi la sua condizione era migliore della mia. Ho fatto del mio meglio ma sabato ci riproveremo”.

Così Almeida, secondo dietro Roglic di recente al Giro dell’Emilia: “Adam e Primoz erano semplicemente su un altro livello. Ho fatto di tutto per seguirli ma non ci sono riuscito. Alla fine sono orgoglioso di prendere il terzo posto. Per il podio ho dovuto lottare contro Tadej Pogacar, negli ultimi 600 metri ci siamo resi conto che non avremmo preso i due davanti e così abbiamo lottato per il terzo posto. Vorrei ringraziare tutti i miei compagni di squadra, oggi hanno fatto un lavoro straordinario”.

ORDINE D’ARRIVO 102°MILANO-TORINO

1° Primoz Roglic (Slo, Jumbo-Visma) 190 km in 4.17’41” media 44,240 km/h

2° Adam Yates (GBr, Ineos Grenadiers)

3° João Almeida (Por, Deceuninck-QuickStep) a 12”

4° Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates)

5° Michael Woods (Can, Israel Start-up Nation) a 35”

6° David Gaudu (Fra, Groupama-FDJ) a 48”

7° Diego Ulissi (UAE Team Emirates)

8° Fausto Masnada (Deceuninck-QuickStep)

9° Nairo Quintana (Col, Team Arkea-Samsic)

10° Alejandro Valverde (Spa, Movistar Team) a 56”

11° Ben Hermans (Bel, Israel Start-up Nation)

12° Aleksandr Vlasov (Rus, Astana-Premier Tech)

13° Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe)

14° Rein Taaramäe (Est, Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)

15° Michael Storer (Aus, Team DSM) a 1’27”

16° Mikel Bizkarra Etxegibel (Spa, Euskaltel-Euskadi) a 1’50”

17° Pavel Sivakov (Rus, Ineos Grenadiers) a 2’01”

18° Domenico Pozzovivo (Qhubeka NextHash) a 2’05”

19° Mauri Vansevenant (Bel, Deceuninck-QuickStep) a 2’30”

20° Clément Champoussin (Fra, AG2R Citroën Team) a 2’40”

21° Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo) a 2’51”

24° Rafal Majka (Pol, UAE Team Emirates) a 3’01”

25° Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-QuickStep) a 3’18”

26° Alexey Lutsenko (Kaz, Astana-Premier Tech) a 3’39”

44° Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) a 4’58”

46° Marc Hirschi (Swi, UAE Team Emirates)

Photo Credits: LaPresse

Luca Alò
06/10/2021