Ciclismo> Tirreno-Adriatico: il gran giorno di Warren Barguil sui Muri Fermani

La quinta e terz’ultima tappa della Tirreno-Adriatico numero 57 ha visto arrivare la fuga in cui il francese Warren Barguil dell’Arkea Samsic è stato il dominatore in una giornata dalle tante emozioni. Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha mantenuto la maglia azzurra di leader della classifica generale.

Da Sefro a Fermo di soli 155 chilometri, una frazione breve ma tosta con le ascese dell’entroterra maceratese a operare una prima selezione del gruppo e a seguire i muri del fermano ad aver fatto da campo da battaglia negli ultimi 55 chilometri compreso il passaggio nel borgo di Capodarco, dove si svolge l’omonimo Gran Premio il 16 agosto di ogni anno, la corsa più ambita dai migliori corridori in Italia e al mondo per la categoria under 23 organizzata dal Gruppo Ciclistico Capodarco del mitico trio Gaetano Gazzoli, Adriano Spinozzi e Simone Gazzoli.

Ad andare in fuga in questa quinta tappa della Corsa dei Due Mari sono stati Davide Ballerini (Quick Step Alpha Vinyl), Nelson Oliveira (Por, Movistar), Valentin Ferron (Fra, TotalEnergies), Clement Russo (Fra, Arkea Samsic), Warren Barguil (Fra, Arkea Samsic), Francesco Gavazzi (Eolo Kometa Cycling Team), Vincenzo Albanese (Eolo Kometa Cycling Team), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Jhonatan Restrepo (Col, Drone Hopper Androni Giocattoli), Gianluca Brambilla (Trek Segafredo), Xandro Meurisse (Bel, Alpecin Fenix) e Benjamin Thomas (Fra, Cofidis) con un vantaggio massimo di circa 4 minuti.

Tra i dodici fuggitivi quello messo meglio in classifica era Benjamin Thomas, per diversi chilometri maglia azzurra virtuale (a 1’08” da Pogacar) per buona parte della fuga dove gli attaccanti si sono messi in evidenza al gran premio della montagna di Monte Urano (primo allo scollinamento Gavazzi), al traguardo volante di Capodarco (primo Thomas) e a Fermo in località Madonnetta (Meurisse).

Il gruppo dei migliori ha reagito con il contrattacco di Remco Evenepoel (Bel, Quick Step Alpha Vinyl), seguito da Pogacar e Jonas Vingegaard (Dan, Jumbo Visma) ma il terzetto a 7 chilometri dall’arrivo è stato tradito da un errore di percorso (dritto invece di girare a destra).

Questo spiacevole inconveniente ha rinvigorito la fuga davanti e ai 3 chilometri dall’arrivo Barguil ha tentato l’affondo solitario in un tratto di ascesa al 12% che ha sgretolato il gruppetto dei battistrada in cui faceva parte insieme a Meurisse, Velasco e Oliveira.

Con le residue energie a disposizione, il corridore transalpino si è avviato indisturbato verso la vittoria conservando 10 secondi su Meurisse, terzo Velasco a 14” e quarto Oliveira a 15”. In quinta posizione ha tagliato il traguardo Richie Porte (Aus, Ineos Grenadiers) con la fila allungata del gruppo dei migliori a 28” con Pogacar sesto, Vingegaard settimo ed Evenepoel nono. Un po’ più defilati Domenico Pozzovivo (Intermarchè Wanty Gobert Materiaux) e Giulio Ciccone (Trek Segafredo) con un gap di 35” appena fuori dalla top-10.

Professionista dal 2011 con 12 vittorie, tra cui 2 tappe al Tour de France e altrettante alla Vuelta di Spagna, Barguil si regala il primo successo stagionale e in una corsa italiana, mentre per la sua Arkea Samsic è il primo in assoluto in una gara World Tour della stagione 2022: “E’ fantastico. Volevo rimanere davanti nel finale a tutti i costi. Credevo fosse una tappa adatta a me e che fosse il giorno perfetto per le fughe. Il mio compagno di squadra, amico e compagno di camera Clément Russo mi ha aiutato tanto. Sul muro finale ho dato tutto, sono stanchissimo ma ce l’ho fatta”.

Secondo giorno consecutivo in maglia azzurra di capoclassifica per Pogacar: “Non direi che la corsa è stata controllata perchè nei primi 60 km è stato molto difficile farlo in quanto tanti corridori volevano andare in fuga. Una volta che è partita siamo andati avanti col nostro ritmo controllando l’evoluzione della corsa. Non abbiamo sottovalutato nessuno, in quanto c’erano corridori come Benjamin Thomas che erano vicini in classifica generale. Verso il finale potevamo lottare per la vittoria di tappa ma abbiamo commesso un errore in curva. Sapevo che dovevamo girare verso destra ma non mi ricordavo se in quella curva o se in quella successiva. E’ stato un peccato non riuscire a giocarsi il successo perchè io, Remco Evenepoel e Jonas Vingegaard avevamo quell’obiettivo ed eravamo tutti decisi a farlo. La mia priorità comunque era tenere la maglia azzurra ed è andata in porto”.

PODIO QUINTA TAPPA SEFRO – FERMO

1° Warren Barguil (Fra, Team Arkea – Samsic) 155 km in 3.39’53” media di 42,295 km/h

2 – Xandro Meurisse (Bel, Alpecin-Fenix) a 10″

3 – Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team) a 14″

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUINTA TAPPA

1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) 18.17’08”

2 – Remco Evenepoel (Quick Step-Alpha Vinyl Team) a 9″

3 – Thymen Arensman (Team DSM) a 43″

MAGLIE

Azzurra, leader della classifica generale, sponsorizzata ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo: Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates).

Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata Made in Italy: Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates) .

Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata Trenitalia: Quinn Simmons (USA, Trek Segafredo).

Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata Wurth Modyf; Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates).

Credit fotografico LaPresse

Luca Alò

12/03/2022