Ciclismo> Tirreno-Adriatico: a San Benedetto del Tronto Roglic conquista il “Tridente” d’un soffio nel giorno di Campenaerts

La Tirreno Adriatico numero 54 si è congedata da San Benedetto del Tronto con il classico epilogo a cronometro che ha visto Victor Campenaerts (Lotto Soudal) realizzare lo stratosferico tempo di 11’23” sui 10 chilometri del percorso sul lungomare.

Tutte le attenzioni erano puntate sul braccio di ferro tra Adam Yates (Mitchelton Scott) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) che si è risolto a favore di quest’ultimo, detronizzando l’ex capoclassifica con un margine molto esiguo (31 millesimi di secondo) e diventando il primo corridore della Slovenia ad aggiudicarsi per la prima volta nella storia la Corsa dei Due Mari.

Tra Yates e Roglic, il divario alla partenza era di 25 secondi. All’intertempo di Porto d’Ascoli (4,4 km), Yates ha retto bene tanto da ritrovarsi a soli sette secondi dallo sloveno. Nel tragitto di ritorno verso il traguardo, col vento contrario, la pedalata di Yates è stata meno fluida e molto scomposta mentre Roglic da perfetto specialista delle gare contro il tempo ha saputo fare meglio la differenza nella seconda parte di gara. Nessun problema per Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) 37° al traguardo e già sicuro della terza posizione nella generale a 30” da Roglic tenendo lontano Tom Dumoulin del Team Sunweb, quarto a 1’25” e settimo nella crono a 9” dal vincitore.

In chiave vittoria di tappa, Campenaerts ha preceduto di 3″ l’azzurro Alberto Bettiol della EF Education First (undicesimo e miglior italiano nella classifica generale a 3’28” da Roglic) e di 4″ l’olandese Jos van Emden (Jumbo-Visma).

Per Roglic (professionista dal 2013 con 27 successi, già vincitore di tappa alla Tirreno-Adriatico nel 2018 alla Follonica-Trevi) è la seconda vittoria consecutiva in una corsa a tappe dopo l’UAE Tour negli Emirati Arabi e grande la sua gioia nel sollevare verso l’alto in segno di vittoria il “Tridente” simbolo della Corsa dei Due Mari: “È incredibile, una vittoria di pochissimo. La Tirreno-Adriatico era il mio grande obiettivo di questo inizio di stagione. È fantastico aver raggiunto questo risultato. All’inizio ero fiducioso che avrei potuto vincere ma durante la crono potevo solo controllare la mia prestazione, non sapevo come stesse andando Adam Yates. Mi sentivo bene mentre pedalavo, sopratutto nella seconda parte. Sono felicissimo che sia finita così”.

Ha cercato di fare del proprio meglio Adam Yates su un tracciato poco congeniale alle sue caratteristiche, anche se di breve lunghezza, perdendo in media più di due secondi a chilometro: “Avevo già detto che 25 secondi non erano sufficienti e così è stato, anche se ho fatto una buona cronometro. Sapevo che questo tipo percorso non era adatto a me. Ho mantenuto la posizione da crono sulla bici il più a lungo che potessi”.

Non è la prima volta che la Tirreno-Adriatico si conclude con un gap più piccolo tra il primo e il secondo classificato: nel 2001 la differenza tra il vincitore Davide Rebellin e Gabriele Colombo fu di soli 27 centesimi.

Il campione europeo a cronometro in carica Victor Campenaerts ha ottenuto a San Benedetto del Tronto la prima vittoria stagionale e in Italia, la numero 6 da quando è passato professionista nel 2014: “Ho fatto una cronometro perfetta. Sapevo che dovevo essere forte sopratutto nella seconda parte dove il vento era davvero forte in faccia. Questa vittoria, la mia prima nel World Tour, è importante anche per il morale verso la mia sfida al record dell’ora”.

Di rilievo il trionfo di Mirco Maestri (Bardiani CSF) nella classifica a punti della Corsa dei Due Mari, sempre in fuga nelle cinque tappe in linea e alla caccia dei punti in ogni traguardo volante: “Ho sofferto molto perché ero in macchina con il direttore sportivo Roberto Reverberi, guardavamo gli altri sul percorso incrociando le dita. Due anni fa ero molto vicino a Peter Sagan che vinse questa speciale classifica, mi ha anche regalato la sua Maglia Arancione con una dedica speciale ‘la prossima volta sarà tua’. È andata proprio così, sono felice. Potrei faro lo stesso con Peter e regalargli la mia maglia”.

PODIO DI TAPPA CRONOMETRO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO

1 – Victor Campenaerts (Bel, Lotto Soudal) 10 km in 11’23”, media 53.235 km/h

2 – Alberto Bettiol (EF Education First) a 3″

3 – Jos Van Emden (Ola, Team Jumbo – Visma) a 4″

CLASSIFICA GENERALE FINALE

1 – Primoz Roglic (Slo, Team Jumbo – Visma)

2 – Adam Yates (Gbr, Mitchelton – Scott) a 1″

3 – Jakob Fuglsang (Den, Astana Pro Team) a 30″

CLASSIFICA A SQUADRE FINALE

1 – EF Education First

2 – Trek Segafredo a 2’30”

3 – Team Sunweb a 6’09”

Maglia Azzurra, leader della classifica generale: Primoz Roglic (Slo, Team Jumbo – Visma)

Maglia Arancione, leader della classifica a punti: Mirco Maestri (Bardiani CSF)

Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna: Alexey Lutsenko (Kaz, Astana Pro Team)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani: Sam Oomen (Ola, Team Sunweb)

Luca Alò

19/03/2019