Ciclismo> Giro delle Fiandre numero 106: Mathieu Van der Poel atto secondo!

Mathieu Van der Poel (Alpecin Fenix) stellare ed implacabile al Giro delle Fiandre, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a masticare amaro per la mancata vittoria nella seconda Classica Monumento della stagione che ha aperto la Campagna del Nord Europa con le gare dei muri e del pavè (Parigi-Roubaix insieme al Fiandre) e il trittico tra le Ardenne e il Limburgo (Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi).

Si scrive Giro delle Fiandre, si legge la corsa più amata e seguita dal popolo del ciclismo in Belgio che tiene incollata un’intera nazione come un giorno di festa nazionale. Una classica che non si è mai fermata neanche durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale e che in questa 106°edizione l’olandese dell’Alpecin Fenix è riuscita a far sua due anni dopo aver battuto Wout Van Aert (bloccato positività per Covid).

Dylan van Baarle della Ineos Grenadiers, connazionale di Van der Poel, ha conquistato il secondo posto mentre il francese Valentin Madouas (Groupama Fdj) ha superato Pogacar per soffiargli l’ultimo posto sul podio.

Tanti gli attacchi lungo i 273 chilometri di percorso da Anversa a Oudennarde con 18 muri e settori di pavè a fare selezione ma con un pubblico strabocchevole lungo le strade (un milione e mezzo di spettatori). Ci ha provato Manuele Boaro dell’Astana Qazaqstan Team a portare via una fuga con altri nove atleti: Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM) Sébastien Grignard (Bel, Lotto Soudal), Taco van der Hoorn (Ola, Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Stan Dewulf (Bel, AG2R Citroën Team),Tom Bohli (Cofidis), Max Kanter (Ger, Movistar Team), Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen – Baloise).

Ripresi i dieci fuggitivi, erano stati van Baarle e Fred Wright (GBr, Bahrain Victorius) a ritrovarsi in testa a 45 chilometri dalla fine quando la gara ha scalato il temuto Koppenberg (22% di pendenza massima), quando Pogacar e Van der Poel hanno attaccato dal gruppo di inseguitori per riportarsi sui battistrada insieme a Madouas.

Pogacar e Van der Poel hanno poi allungato e si sono mossi a gran ritmo nell’ultima scalata del Kwaremont e anche sul Paterberg dove lo sloveno aveva tentato di togliersi di ruota il diretto rivale olandese.

L’ultimo chilometro è stato teatro di un’autentica sfida tra titani ma nessuno dei due ha provato a lanciare lo sprint anticipatamente.

La situazione di prolungato controllo tra i due ai 250 metri ha permesso a Van Baarle e Madouas di colmare il divario e rimescolare le carte fino all’ultimo colpo di pedale dove ha prevalso l’esperienza di Van der Poel nella volata ristretta con il secondo posto di Van Baarle, il terzo di Madouas e il quarto di Pogacar che sa di beffa.

“È incredibile, ho lavorato così tanto per arrivare a questo risultato. Non ero nemmeno sicuro di arrivare alle Classiche in piena forma in così poco tempo. Su Kwaremont e Paterberg cercavo di tenere il passo di Pogacar. Ero al limite, mi sono concentrato per lo sprint. Volevo vincere e mi sono detto tra me e me di fare la miglior volata della vita” ha detto van der Poel reduce da un infortunio alla schiena e da un intervento chirurgico al ginocchio, al terzo trionfo stagionale dopo una tappa alla Settimana Coppi e Bartali (Montecatini Terme) e alla recente Attraverso Le Fiandre.

“La squadra è stata perfetta nel supportarmi e tutto questo ha contribuito a far sì che sia riuscito a rimanere da solo con Van der Poel in testa alla gara, in un’atmosfera incredibile. Nei momenti immediatamente successivi alla corsa, non ero contento, perché non ero riuscito a fare la volata dato che ero rimasto chiuso, ma so bene che nel ciclismo questo può capitare: talvolta hai la strada bella libera, altre volte non trovi lo spazio necessario. Non ero arrabbiato con nessuno, ero solo frustrato con me stesso” ha detto Pogacar.

ORDINE D’ARRIVO 106°GIRO DELLE FIANDRE

1° Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Fenix) 6.18’30”

2° Dylan van Baarle (Ola, Ineos Grenadiers)

3° Valentin Madouas (Fra, Groupama-FDJ)

4° Tadej Pogacar (Slo, UAE Team Emirates)

5° Stefan Küng (Svi, Groupama-FDJ) a 2”

6° Dylan Teuns (Bel, Bahrain Victorious)

7° Fred Wright (GBr, Bahrain Victorious) a 11”

8° Mads Pedersen (Dan, Trek-Segafredo) a 48”

9° Christophe Laporte (Fra, Jumbo-Visma)

10° Alexander Kristoff (Nor, Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)

11° Michael Matthews (Aus, BikeExchange-Jayco)

12° Jan Tratnik (Slo, Bahrain Victorious)

13° Tiesj Benoot (Bel, Jumbo-Visma) a 1’02”

14° Thomas Pidcock (GBr, Ineos Grenadiers) a 1’05”

15° Greg Van Avermaet (Bel, AG2R Citroen Team) a 1’07”

21° Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorious)

22° Ivan Garcia Cortina (Spa, Movistar Team)

23° Kasper Asgreen (Dan, Quick-Step Alpha Vinyl Team)

25° Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM)

34° Matteo Trentin (UAE Team Emirates)

44° Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) a 3’29”

Credit fotografico: SprintCyclingAgency©2022

Luca Alò
04/04/2022