Ciclismo> Giro d’Italia: Rohan Dennis vola a cronometro nella Trento-Rovereto

Sontuosa affermazione a cronometro dell’australiano Rohan Dennis (Bmc Racing Team) nella tappa numero 16 del Giro d’Italia da Trento a Rovereto di 34,2 chilometri dimostrando di aver superato agevolmente le fatiche delle montagne friulane e venete del recente fine settimana.

Solido e capace di difendersi nella specialità a lui meno adatta Simon Yates (Gbr, Mitchelton-Scott) sempre più in Maglia Rosa con l’obiettivo di difendersi e di ottenere il miglior risultato in una cronometro di media lunghezza arrivando 22° a 1’37” dal vincitore e a 1’15” da Tom Dumoulin (Ola, Team Sunweb) che non è riuscito a guadagnare abbastanza per sfilare la maglia rosa al corridore britannico.

Il percorso della 16°tappa, più lungo e lineare rispetto alla breve e tecnica cronometro d’apertura in Israele, era più adatto agli specialisti con una prima parte piatta tra lunghi rettilinei alternati a curve dolci e una seconda metà con lievi ondulazioni e un finale abbastanza tecnico dentro Rovereto in prossimità del traguardo.

Dennis ha avuto come riferimento i tempi provvisori stabiliti dall’ex iridato Tony Martin e si è adattato al ritmo del corridore tedesco della Katusha Alpecin per sopravanzarlo di 13 secondi al primo intermedio e di 6 nel secondo rilevamento cronometrico.

Al traguardo Dennis (40’00” alla media di 51,300 km/h) ha avuto la meglio per 14 secondi su Martin (40’14”) e con questo risultato ha rimontato ulteriori posizioni in classifica generale salendo dall’undicesimo al sesto posto: “È bello battere specialisti della cronometro come Tony Martin e Tom Dumoulin. Sono venuto al Giro per vincere una tappa. Speravo che Gerusalemme fosse quella giusta. Anche questa era uno dei miei grandi obiettivi. Vincere qui ed essere tra i primi 10 in classifica è una gran cosa”. Quella di Rovereto è stata in assoluto la prima vittoria di tappa nella Corsa Rosa per Dennis, al secondo successo in carriera in un Grande Giro dopo la frazione d’apertura del Tour de France nel 2015 a Utrecht.

Secondo podio di tappa in una cronometro al Giro (l’altro precedente risale al 2008 nella Cesano Maderno-Milano dove si classificò secondo) per Martin, a lungo leader virtuale della corsa: “Ovviamente finisci per deluderti se non vinci ma Rohan Dennis è stato uno dei migliori. Sono felice della mia prestazione per essermi confrontato con i migliori specialisti al mondo ed è particolarmente importante che ho fatto 8 secondi meglio di Tom Dumoulin”.

Discreto tempo finale per il capoclassifica Yates che ha percorso i 34,2 chilometri in 41’37”: “Sono veramente felice. Mi sentivo bene nella prima parte di gara. Ho mantenuto un buon ritmo. Cercavo di stare in posizione aerodinamica. Essere in testa dopo la crono cambia la mia tattica per le tappe rimanenti. Stavolta potrei correre in modo più difensivo”.

Tra i big di classifica, il migliore è stato il campione del mondo a cronometro in carica Dumoulin che ha tagliato il traguardo con il terzo miglior tempo assoluto (40’22”) guadagnando ancora margine sul britannico Chris Froome del Team Sky (quinto col tempo di 40’35”), su Domenico Pozzovivo della Bahrain-Merida (32.mo – 42’20”), sul colombiano Miguel Angel Lopez dell’Astana Pro Team (50.mo – 42’47”), sull’ecuadoregno Richard Carapaz della Movistar Team (52.mo – 42’57”), sul francese Thibaut Pinot della Groupama-FDJ (66.mo – 43’19”) decisamente sottotono rispetto alle attese.

Dumoulin si trova ora a 56 secondi da Yates con Pozzovivo che è terzo nella generale a 3’11” dal leader: questo ritrovarsi ancora sul podio per il corridore lucano, dà diritto di guardare avanti con fiducia alle prossime tre tappe di montagna con grandi ambizioni personali. Froome è quarto a 3’50” da Yates ed ha messo ufficialmente nel mirino il podio.

Fabio Aru (UAE Team Emirates) ha ottenuto un riscontro cronometrico di tutto rispetto (40’57”) tale da poter rimanere nella top-10 di tappa ma il corridore sardo è stato penalizzato dal collegio di giuria col VAR di 20 secondi per scia prolungata scivolando all’ottavo posto ma questo non ha rovinato la reazione di carattere e di testa dopo la debacle nelle tappe dello Zoncolan e di Sappada.

Lopez ha cercato di fare del proprio meglio su una distanza non adatta alle sue caratteristiche. Ha perso troppi secondi da Dumoulin, Froome e Yates, scendendo al settimo posto nella classifica generale ma al contempo ne ha guadagnati su Carapaz, suo diretto rivale nella contesa per la maglia bianca di miglior giovane under 25.

CLASSIFICA 16°TAPPA

1 – Rohan Dennis (Aus, BMC Racing Team) – 34,2 km in 40’00”, media 51,3 km/h

2 – Tony Martin (Ger, Katusha Alpecin) a 14″

3 – Tom Dumoulin (Ola, Team Sunweb) a 22″

4 – Jos Van Emden (Ola, Team Lotto NL – Jumbo) a 27″

5 – Chris Froome (Gbr, Team Sky) a 35″

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA 16°TAPPA

1 – Simon Yates (Gbr, Mitchelton – Scott)

2 – Tom Dumoulin (Ola, Team Sunweb) a 56″

3 – Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida) a 3’11”

4 – Chris Froome (Gbr, Team Sky) a 3’50”

5 – Thibaut Pinot (Fra, Groupama – FDJ) a 4’19”

MAGLIE

Maglia Rosa, leader della classifica generale – Simon Yates (Gbr, Mitchelton – Scott)

Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti – Elia Viviani (Quick-Step Floors)

Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna – Simon Yates (Gbr, Mitchelton – Scott)

Maglia Bianca – Miguel Angel Lopez (Col, Astana Pro Team)

Luca Alò

22/05/2018