Ciclismo> Milano-Sanremo: big messi nel sacco, guizzo trionfale da finisseur per il belga Jasper Stuyven

Alla Milano-Sanremo si è materializzato il numero d’alta classe di Jasper Stuyven: il belga della Trek-Segafredo è il 112°vincitore della Classicissima di Primavera in cui è riuscito con tempismo e istinto a mettere nel sacco i big e a resistere al ritorno dell’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e del belga Wout Van Aert (Jumbo Visma) che hanno completato il podio in volata.

Col passare degli anni e a cavallo tra i due secoli, la Milano-Sanremo rimane sempre la Classica Monumento di inizio stagione bella, accattivante e imprevedibile fino all’ultimo colpo di pedale, ancora più ambita da tutti i migliori corridori al mondo di tutte le caratteristiche tecniche (velocisti, finisseurs e passisti-scalatori).

La 112°edizione della Milano-Sanremo ha riproposto il percorso classico senza il passaggio sul Passo del Turchino, non percorribile allo stato attuale a causa di una frana. Il Turchino è stato sostituito dalla salita di Colle di Giovo per poi scendere sull’Aurelia ad Albisola e percorrere gli ultimi 112 chilometri con il passaggio sui tre Capi (Mele, Cervo e Berta) prima di Cipressa e Poggio.

Con un vantaggio massimo di 7’18” al chilometro 36, la prima parte della corsa era stata caratterizzata da una fuga partita dopo la partenza da Milano (172 corridori al via). In avanscoperta Filippo Tagliani, (Androni Sidermec), Mattia Viel (Androni Sidermec), Andrea Peron (Team Novo Nordisk), Charles Planet (Fra, Team Novo Nordisk), Mathias Norsgaard Jørgensen (Dan, Movistar Team), Nicola Conci (Trek – Segafredo), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizane’) e Taco Van Der Hoorn (Ola, Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), ultimo ad essere ripreso ai meno 24 chilometri dal traguardo durante il passaggio sulla Cipressa.

Tutti aspettavano che qualcuno facesse esplodere la corsa sul Poggio ma il primo a rompere gli indugi è stato il campione del mondo Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-Quick Step) incalzato da Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin Fenix) mentre allo scollinamento è passato in testa Van Aert con alle spalle un irresistibile Ewan che è riuscito a tenere le ruote dei migliori.

All’imbocco della via Aurelia, Stuyven ha colto l’attimo ed ha tenuto duro anche con la complicità di Soren Kragh Andersen (Dan, Team DSM) che lo ha raggiunto solo per un breve tratto. Poco dopo, Stuyven ha avuto la prontezza di rilanciare in solitaria ed è riuscito a mantenere quel poco margine che gli è bastato per aggiudicarsi la sua prima Classica Monumento in carriera.

Dietro Stuyven, gli altri big si sono impegnati fino in fondo per la volata dove Ewan è tornato di nuovo sul secondo gradino del podio (come nel 2018 dietro Vincenzo Nibali) scalzando Van Aert, terzo. Ai piedi del podio lo slovacco Peter Sagan della Bora Hansgrohe sempre più in crescita di condizione (per la quinta volta classificato al quarto posto nelle sue undici partecipazioni di fila alla Classicissima), ottavo e migliore degli italiani Sonny Colbrelli (Bahrain Victorius).

Tutti aspettavano di vedere all’opera i “tre tenori” Van der Poel, Van Aert e Alaphilippe ma Stuyven è stato il più lesto di tutti, inventandosi questo capolavoro con maggior freschezza mentale, gestendo al meglio fatica e sforzo nel concitato finale tra la discesa del Poggio e il traguardo in via Roma: “O tutto o niente, mi sono detto. Meglio provarci piuttosto che finire piazzato. Ho dovuto credere nelle mie possibilità fino al traguardo. Dietro altri corridori stavano rientrando. Sono stati i metri più duri della mia carriera. Non è la prima corsa che ho vinto così ma conquistare una Classica Monumento è incredibile e unico. Alla vigilia c’erano altri corridori più attesi di me, è normale visti i risultati di questa prima parte di stagione ma ciò non significa che parto già battuto. Se credi in te stesso, nessuno è imbattibile, questa è la mentalità giusta per vincere e questo è il mio approccio per ogni gara” ha commentato il corridore belga che compirà 29 anni il prossimo 17 aprile, campione del mondo juniores su strada nel 2009, professionista dal 2012 con 13 vittorie, decimo all’edizione 2018 della Milano-Sanremo e due volte nei primi cinque della Parigi-Roubaix (quarto nel 2017 e quinto nel 2018).

Ce l’ha messa tutta Caleb Ewan, che non ha nascosto un pizzico di amarezza per il secondo posto: “Ero davvero in una buona posizione nel finale, ho sofferto un po’ gli allunghi ma sono riuscito comunque a restare davanti. Sarebbe stato bello avere almeno un compagno di squadra per controllare meglio il gruppo. Il finale della Milano-Sanremo è sempre una lotteria. Alla fine ho provato a fare una volata lunga, era l’unica cosa che potevo fare per provare a vincere. Purtroppo abbiamo aspettato troppo, magari la prossima volta andrà meglio e un giorno questa corsa la vincerò”.

Protagonista di recente alla Tirreno-Adriatico, è arrivato a un soffio dalla seconda vittoria consecutiva Wout Van Aert che si è dovuto accontentare del terzo posto: “Oggi c’erano tanti corridori in grado di vincere e si è visto nel finale quando siamo arrivati in cima al Poggio con un gruppo ancora grande. Ho provato ad attaccare con Julian Alaphilippe ma non siamo riusciti ad andarcene. A quel punto ho deciso che avrei aspettato la volata per giocarmi le mie carte. Ha vinto un gran corridore e devo essere soddisfatto del mio terzo posto”.

La Milano-Sanremo 2021 ha fatto registrare la terza velocità media più alta di sempre (45.064 km/h) dopo il 1990 (45.806, vittoria di Gianni Bugno) e il 2006 (45.268, vittoria di Filippo Pozzato).

ORDINE D’ARRIVO 112°MILANO-SANREMO

1° Jasper Stuyven (Bel, Trek-Segafredo) 299 chilometri in 6:38’06” media 45,064 km/h

2° Caleb Ewan (Aus, Lotto Soudal)

3° Wout Van Aert (Bel, Jumbo-Visma)

4° Peter Sagan (Svk, Bora-Hansgrohe)

5° Mathieu Van der Poel (Ola, Alpecin-Fenix)

6° Michael Matthews (Aus, Team BikeExchange)

7° Alex Aranburu Deba (Spa, Astana-Premier Tech)

8° Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious)

9° Søren Kragh Andersen (Dan, Team DSM)

10° Anthony Turgis (Fra, Total Direct Energie)

11° Matej Mohoric (Slo, Bahrain Victorious)

12° Matteo Trentin (Ita, UAE Team Emirates)

13° Greg Van Avermaet (Bel, AG2R Citroën Team )

14° Maximilian Schachmann (Ger, Bora-Hansgrohe)

15° Thomas Pidcock (GBr, Ineos Grenadiers)

16° Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck-QuickStep)

17° Michal Kwiatkowski (Pol, Ineos Grenadiers)

18° Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos) a 6”

19° Nacer Bouhanni (Fra, Team Arkea-Samsic)

20° Pascal Ackermann (Ger, Bora-Hansgrohe)

23° Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team)

36° Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a 10”

PHOTO CREDIT: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Alpozzi

Luca Alò
21/03/2021